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Silvia Provvedi, l’arresto del fidanzato Giorgio De Stefano: “Sono venuti a prendermi”

di Emanuela Longo

Pubblicato il 2020-06-25

Mentre Silvia Provvedi ha ragionevolmente scelto la via del silenzio dopo l’arresto del fidanzato Giorgio De Stefano, emergono ulteriori dettagli sul momento in cui sono scattate le manette. Il Corriere della Sera, in un articolo a firma di Cesare Giuzzi, realizza un quadro molto dettagliato di chi è e cosa faceva Giorgio De Stefano, il …

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Mentre Silvia Provvedi ha ragionevolmente scelto la via del silenzio dopo l’arresto del fidanzato Giorgio De Stefano, emergono ulteriori dettagli sul momento in cui sono scattate le manette. Il Corriere della Sera, in un articolo a firma di Cesare Giuzzi, realizza un quadro molto dettagliato di chi è e cosa faceva Giorgio De Stefano, il misterioso “Malefix”, figlio di un boss della ‘Ndrangheta divenuto famoso non tanto per essere il discendente del boss di Archi e neppure per i suoi affari a Milano dove gestiva uno dei ristoranti più noti tra starlette e mondo della movida.

Silvia Provvedi, il momento dell’arresto del fidanzato Giorgio De Stefano

Giorgio De Stefano è noto essenzialmente per essere il misterioso fidanzato di Silvia Provvedi, la cantante del duo de Le Donatella nonché ex concorrente dell’Isola dei Famosi e del Grande Fratello Vip. Proprio in quest’ultimo reality Silvia parlava del padre della sua bambina chiamandolo “Malefix” e mantenendo il massimo riserbo sulla sua identità.

Mercoledì 24 giugno, all’alba, tutto però cambia. Sono le 4 quando, come racconta il Corriere, i poliziotti delle squadre Mobili di Milano e Reggio Calabria sono andati ad arrestarlo con una misura cautelare per associazione mafiosa ed estorsione. Con lui sono finiti in manette anche il fratello Carmelo, alcuni esponenti della cosca Libri e Antonino Randisi, suo braccio destro a Milano. Il quotidiano racconta così quei concitati momenti:

De Stefano non era a casa ma è stato trovato nell’appartamento della «cognata» sui Navigli. Non un tentativo di latitanza né una soffiata, ma la banale rottura del condizionatore di casa ha costretto Giorgio, la compagna Silvia e la figlia appena nata, a cercare refrigerio di fortuna dalla «zia». Quando è suonato il citofono, lui era a letto, s’è voltato verso la compagna e ha subito capito: «Sono venuti a prendermi».

La Dda di Reggio Calabria lo accusa di essere il capo della cosca mafiosa insieme al fratello Carmelo e punto di riferimento del clan a Milano e in Lombardia. Proprio l’attenzione del gossip e le sue frequentazioni vip avrebbero preoccupato la cosca. Lui però, a quanto pare sapeva da tempo di essere nel mirino delle forze dell’ordine.

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