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Giovanna Pedretti, le ultime parole al Tg3: il servizio diventa un caso politico, cosa sta succedendo

di Emanuela Longo

Pubblicato il 2024-01-15

Giovanna Pedretti, la titolare della pizzeria in provincia di Lodi, trovata senza vita nella giornata di ieri, era stata raggiunta anche da un giornalista del Tg3 che aveva messo in discussione la veridicità della recensione e del suo racconto. Adesso, quel servizio è diventato un vero e proprio caso politico ed è finito nel mirino …

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Giovanna Pedretti, la titolare della pizzeria in provincia di Lodi, trovata senza vita nella giornata di ieri, era stata raggiunta anche da un giornalista del Tg3 che aveva messo in discussione la veridicità della recensione e del suo racconto. Adesso, quel servizio è diventato un vero e proprio caso politico ed è finito nel mirino della Vigilanza. 

Caso Giovanna Pedretti: nel mirino il servizio del Tg3

Giovanna Pedretti, servizio del Tg3

Durante il servizio del Tg3 con l’intervista a Giovanna Pedretti, viene precisato: “Sui social lo chef e volto tv Lorenzo Biagiarelli, rilanciato da Selvaggia Lucarelli, ha fatto notare più di una incongruenza”. Le ultime parole della donna, incalzata dal giornalista, sono state:

Non so che cosa dirti, non ho una risposta da darti, guardami negli occhi.

Mentre Lorenzo Biagiarelli ha preferito assentarsi nella puntata di oggi di E’ sempre mezzogiorno, Toccalini e Iezzi della Lega hanno annunciato una interrogazione parlamentare sul caso.

Nel dettaglio, come riferisce Fanpage.it, Luca Toccalini, deputato della Lega, ha espresso a nome del suo partito l’intenzione di presentare un’interrogazione parlamentare per il possibile collegamento tra il caso di Giovanna Pedretti, Selvaggia Lucarelli (e Lorenzo Biagiarelli) e la Rai: 

Siamo sconvolti da quanto accaduto a Lodi. Presenteremo un’interrogazione parlamentare per capire se ci sia un collegamento di tipo contrattuale tra l’influencer (Selvaggia Lucarelli, ndr) e la rete pubblica.

È incredibile come un notiziario nazionale, in questo caso il Tg3, abbia dato un risalto sproporzionato alla vicenda di Giovanna Pedretti, la pizzaiola che avrebbe sfruttato un commento finto per farsi della pubblicità. Scene di interviste che sembrano più interrogatori, che aggiungendosi ai post pubblicati da Selvaggia Lucarelli, hanno contribuito a scatenare una pesante gogna mediatica contro la pizzaiola. La Rai non ha nulla da dire?

A parlare, anche Igor Iezzi, deputato Lega, il quale ha chiesto alla Rai e all’Ordine dei Giornalisti un intervento: 

La presunta risposta falsa a un commento social di una pizzeria di Lodi è stata affrontata dai Lucarelli e dal Tg3 come fosse il Watergate. Dov’è finito il vecchio caro buonsenso? Adesso ci aspettiamo che chi ha innescato questa caccia alle streghe ci offra un apprezzato silenzio. Nel mentre ci chiediamo: la Rai e l’ordine dei giornalisti, non hanno niente da dire?

Intanto il Tg3 è intervenuto con una nota ufficiale:

Tutta la redazione del Tg3 partecipa al dolore della famiglia per la scomparsa della signora Giovanna Pedretti, ristoratrice di Sant’Angelo Lodigiano. Come Cdr, visti gli attacchi di alcune forze politiche, vogliamo precisare alcuni punti a tutela della testata. Il Tg3 ha dato risalto al post della signora Pedretti, in linea con quelli che storicamente sono i temi che contraddistinguono il giornale (la difesa dei diritti dei disabili e delle persone omosessuali), come tutti gli altri organi di stampa – agenzie, tv e siti Internet. Post che aveva ricevuto il plauso anche della ministra per le disabilita’, Alessandra Locatelli. Quando poi, sempre sui social, sono stati sollevati dubbi sulla veridicità della storia, il Tg3 ha ritenuto doveroso, nel rispetto della verità e del proprio pubblico, tornare a intervistare la ristoratrice assicurandole, come facciamo quotidianamente, la possibilità di spiegare e replicare, sempre con toni cordiali e civili. Basta rivedere il servizio nella sua interezza. Fin qui la cronaca dei fatti. Il Cdr del Tg3, profondamente colpito da questa tragedia e partecipe al lutto della famiglia, non può che respingere fermamente le accuse strumentali mosse alla testata da esponenti politici di Lega e Fratelli d’Italia. I giornalisti del Tg3 hanno sempre dato e continueranno a dare notizie con scrupolo, sensibilità e serietà  in ogni settore.

Continueranno soprattutto a fare domande, senza costruire ‘Watergate ai danni dei più fragili’, che sono invece nel Dna della nostra missione di servizio pubblico, e senza ‘gogne mediatiche’.

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