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Venezia 79, Rovazzi lancia frecciatine a Giorgia Soleri ed i Basciagoni

di Valentina Gambino

Pubblicato il 2022-09-09

Rovazzi arriva a Venezia 79 e lancia un paio di frecciatine. L’ex re dei tormentoni, sbarcando in Laguna, ha deciso di ironizzare su Giorgia Soleri e Alessandro Basciano per via della sua proposta di matrimonio alla fidanzata Sophie Codegoni. Rovazzi a Venezia 79 lancia frecciatine a Giorgia Soleri ed i Basciagoni Come ben sapete, Giorgia …

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Rovazzi arriva a Venezia 79 e lancia un paio di frecciatine. L’ex re dei tormentoni, sbarcando in Laguna, ha deciso di ironizzare su Giorgia Soleri e Alessandro Basciano per via della sua proposta di matrimonio alla fidanzata Sophie Codegoni.

Rovazzi a Venezia 79 lancia frecciatine a Giorgia Soleri ed i Basciagoni

Come ben sapete, Giorgia Soleri è stata eccessivamente presa di mira per la sua partecipazione a Venezia 79 dopo aver dichiarato, in passato, di trovare il cinema una forma d’arte particolarmente noiosa e passiva.

Alessandro Basciano, invece, ha fatto parlare moltissimo in questi giorni, dopo la sua proposta di matrimonio a Sophie Codegoni durante la proiezione di una pellicola che trattava i temi della salute mentale.

Rovazzi, a tal proposito, ha voluto ironizzare su entrambi gli episodi:

Non sono qui perché trovo i film noiosi, non sono qui perché devo fare proposte di matrimonio sul red carpet. Sono qui perché fondamentalmente mi piace il cinema, sembra strano?

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Faccio questa storia perché tra i vari messaggi che mi stanno arrivando, una ragazza mi ha detto: “Non è giusto perché a voi tolgono quello che vi spetta“. Ragazzi, a noi questa gente non toglie nulla perché il mio studio, il mio sacrificio, il mio lavoro, quello resta.

Per fortuna lavoro e alcune volte non ho neanche il tempo di promuovere quello che faccio. Mi è capitato di avere dei film in alcuni Festival dove io non sono potuto andare e c’erano “questi” a farsi le foto. Quindi a me personalmente non tolgono nulla.

Ho la mia visibilità, ho la mia stampa, non è quello il problema. Il problema è che questi fenomeni da baraccone sviliscono un posto sacro come Venezia. Un posto fatto di storia, di immagini, di rivoluzioni. E il nostro settore, la nostra categoria è silentemente complice perché siamo schiavi di quattro, cinque borsette del ca**o!

E ancora:

Basta con questi moralismi. Ci sono anche molti colleghi che sento che dicono: “Però, forse quella che c’ha i peli sotto le ascelle, l’altra è depressa… può essere di conforto“. (Perché poi ogni mese ne hanno una, una volta è depressa, una volta c’ha la bulimia…) Ma conforto di cosa? Sono depresso, mi aiuta leggere che una defice…e vende scarpe su Instagram è depressa? Ma stiamo dando i numeri.

La verità è che una ragazza di 15 anni oggi non vuole andare al conservatorio, ma vuole vendere creme su Instagram? E abbiamo preso per il cu*o per vent’anni, poveraccio, Giorgio Mastrota che vendeva pentole e materassi.

Io penso che la nostra categoria debba reagire e forse un segnale può essere che i grandi autori non diano più i loro film a Venezia per un anno o due, basta. Andassero a Venezia soltanto i fenomeni da baraccone. E so benissimo che Venezia non è solo il Red Carpet, ma anche un mercato.

Ma un mercato che così viene avvelenato da questa gente qui. Io penso che la nostra categoria debba farsi sentire.

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