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Romina Carrisi fa una rivelazione inedita: “Ho lavorato in uno strip club”, il racconto

di Emanuela Longo

Pubblicato il 2021-08-04

Romina Carrisi, figlia di Al Bano e Romina Power, si è resa protagonista di un lungo racconto inedito sulla sua vita in America, intervistata dal Fatto Quotidiano. La 34enne ha svelato di aver vissuto per alcuni anni a Los Angeles dove ha lavorato in uno strip club. Un modo, dice, per vivere “una straordinaria normalità, …

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Romina Carrisi, figlia di Al Bano e Romina Power, si è resa protagonista di un lungo racconto inedito sulla sua vita in America, intervistata dal Fatto Quotidiano. La 34enne ha svelato di aver vissuto per alcuni anni a Los Angeles dove ha lavorato in uno strip club. Un modo, dice, per vivere “una straordinaria normalità, anche perché non mi sono mai sentita una figlia di papà”.

Romina Carrisi e il racconto inedito degli anni in America

Durante gli anni lontano da casa, Romina Carrisi ha lavorato come cameriera in uno strip club vivendo esperienze particolari che ha deciso solo ora di rendere pubbliche in modo dettagliato:

Semplicemente avevo bisogno di provare esperienze nuove, di tuffarmi in un mondo completamente sconosciuto. Ho osservato molto, mi sono divertita, ho fatto incontri assurdi.

Ed ovviamente durante la sua esperienza americana ha anche incontrato personaggi particolari, come emerge dal lungo racconto:

Ogni tanto arrivava Quentin Tarantino: gli piaceva una ragazza che somigliava molto ad Uma Thurman. Noi cameriere eravamo costrette a dare tutte le mance al manager del locale, un tipo stron*issimo: una sera un cliente iraniano s’innamora di me e mi rifila mance da 100 dollari, così correvo in bagno e m’infilavo di nascosto le banconote negli stivali. A fine serata il capo mi disse: ‘Com’è che non hai tirato su manco dieci dollari?’. Io feci la faccia da svampita e me ne andai soddisfatta, con le banconote nello stivale.

Il trasferimento in America era legato al desiderio di studiare recitazione e gli anni vissuti lontano da casa le hanno permesso di comprendere la sua reale dimensione nel mondo dell’arte:

Ho studiato quattro anni a Los Angeles recitazione, improvvisazione e scrittura. Sono andata per studiare e preparami e ho capito che mi piace di più stare dall’altra parte delle telecamere: ho fatto anche l’attrice e mi piace stare in scena ma ho compreso che cercavo dei ruoli soprattutto per nascondermi. Oggi, anche grazie alla psicoanalisi, ho trovato la mia dimensione: più che celarmi dentro un personaggio, voglio essere libera di esprimere me stessa.

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