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La “sfida” di Pio e Amedeo a Felicissima Sera, parole “proibite” in TV: “Diremo negr* e froc*o”

di Valentina Gambino

Pubblicato il 2021-04-29

Domani andrà in onda l’ultima puntata di Felicissima sera, lo show di Canale 5 con Pio e Amedeo. Per chiudere con il botto, i comici pugliesi hanno deciso di fare qualcosa di diverso, una sorta di “sfida” come la chiamano loro. Pio e Amedeo svelano cosa faranno nell’ultima puntata di Felicissima sera “Siamo andati dritti …

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Domani andrà in onda l’ultima puntata di Felicissima sera, lo show di Canale 5 con Pio e Amedeo. Per chiudere con il botto, i comici pugliesi hanno deciso di fare qualcosa di diverso, una sorta di “sfida” come la chiamano loro.

Pio e Amedeo svelano cosa faranno nell’ultima puntata di Felicissima sera

“Siamo andati dritti e ora ci schiantiamo definitivamente…”, in questo modo esordiscono Pio e Amedeo intervistati per Libero Quotidiano

Poi svelano la loro idea:

Elencheremo tutte le parole che non si possono più dire in tv, quelle bandite: “neg**”, “fro***”, tutte. E sai perché? Perché la cattiveria non è mai nella lingua, ma nelle intenzioni. Se dici a un tuo amico “ué neg**, andiamo a mangiare?” non lo offendi, se gli dici “nero di me***!” sì.

Diremo anche “Hitler”, “ebrei”… Perché se dici “sei tirchio come un ebreo” ti massacrano ma se lo dici a un genovese la gente si mette a ridere? Difendiamo anche i genovesi allora!

Bisogna sempre alzare l’asticella. Il principio è che si può dire tutto se il pensiero è “ragionato”. È la “bastardaggine” che va condannata. E comunque è l’ultima puntata, alla peggio finiamo col botto.

Pio e Amedeo poi si fanno seri e parlano pure di DDL Zan (a modo loro):

Ne parliamo in un monologo, ovviamente a modo nostro. Ognuno deve essere libero di esprimersi come crede. Per capirci, dobbiamo arrivare al punto in cui i cortei “omo” non avranno senso, così come oggi non avrebbero senso i cortei dove si urla “viva la fig*!”

E svelano uno scoop su Lol, chi ride è fuori:

Ci avevano chiesto di condurlo, ma non potevamo. Come concorrenti non accetteremmo: è un format, bellissimo, ma pur sempre un format. Ormai abbiamo troppa “libertà”, sarebbe un passo indietro. Comunque qualcuno è stato bravissimo, altri un po’ meno.

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