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Pierluigi Diaco: “Passo alle azioni legali… basta!”, autore di “Io e Te” lo difende

di Valentina Gambino

Pubblicato il 2020-07-05

Pierluigi Diaco dopo gli attacchi mediatici degli ultimi tempi, ha deciso di rompere il silenzio e replicare con un tweet di fuoco che metterebbe le cose in chiaro una volta per tutte. A scendere in campo anche Maurizio Gianotti, autore di “Io e te”. Pierluigi Diaco rompe il silenzio e “tuona”: “Passo alle azioni legali… …

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Pierluigi Diaco dopo gli attacchi mediatici degli ultimi tempi, ha deciso di rompere il silenzio e replicare con un tweet di fuoco che metterebbe le cose in chiaro una volta per tutte. A scendere in campo anche Maurizio Gianotti, autore di “Io e te”.

Pierluigi Diaco
Pierluigi Diaco

Pierluigi Diaco rompe il silenzio e “tuona”: “Passo alle azioni legali… basta!”

Tutto parte dallo scorso venerdì, quando, Pierluigi Diaco chiacchierando con Flavio Insinna, si è commosso fino alle lacrime parlando delle sue intemperanze come di un grido d’aiuto. Per la serie: “Mi incazz* perché amo troppo il mio lavoro e lo vivo con eccessiva passione”.

A distanza di poche ore, il racconto di Georgia Luzi che con Diaco ha condiviso la conduzione di Unomattina Estate nel 2010. Nonostante non abbia mai fatto il nome del suo collega, tramite il suo retroscena avrebbe fatto intendere uno spiacevole accadimento:

Queste persone sono le stesse che giustificano la propria condotta (meschina) con il “troppo amore” che mettono nelle cose che fanno. Il troppo amore… (un po’ come quelli che ti picchiano perché ti amano troppo). Quindi, quelli educati e perbene per far capire quanto ci tengono al proprio lavoro, devono insultare qualcuno. Quindi, vale tutto?! Eh no. Minacce, urla, parolacce non valgono. Arroganza, presunzione, violenza verbale, non valgono. E allora mi viene in mente quando un “collega” mi lanciò una sedia.

E solo per aver espresso il mio parere. Fortunatamente il “caro collega” aveva sì un ego spropositato, ma anche una mira scarsissima. Mi ribellai… e nel tempo ho pagato le conseguenze anche di quello.

Poche ore e il conduttore di Io e Te ha rotto il silenzio:

Resisterò a questo schifoso linciaggio mediatico. Se qualcuno osa sostenere che avrei tirato una sedia ad una conduttrice con cui ho condiviso l’esperienza di Unomattina estate nel 2010, passo alle azioni legali. Ora basta.

Poi è arrivata la difesa dell’autore che difende Pierluigi Diaco ed etichetta il racconto della Luzi come un qualcosa di “mitologico”:

Io lavoro con lui nel programma “Io e te” ma non sono solo uno degli autori del programma: sono un suo amico. Tra noi c’è un rapporto fraterno dove io, per ragioni anagrafiche (ahimè) sono il fratello maggiore.

Ho saputo che sui social si fa riferimento a un episodio che ha del mitologico: si parla di un conduttore che dieci anni fa avrebbe tirato una sedia addosso a una conduttrice. Sulla base delle date, il conduttore in questione sembrerebbe Pierluigi. Ebbene, nel periodo in questione (da quel che si è intuito dal post da cui è nato tutto questo), precisamente nell’estate del 2010, Diaco conduceva Unomattina Estate.

Di quell’esperienza ho un ricordo piacevole ma soprattutto non ho mai assistito a lanci di sedie o di altri oggetti. Non solo. Se una cosa del genere fosse accaduta in mia assenza, l’avrei saputo subito e come me l’avrebbero saputo capostruttura, produttore, dirigenti e direttori. Invece non è successo niente. Non so cosa pensare.

Si sta perdendo il senso della misura e si sta veramente esagerando.

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