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Michele Merlo, il concerto di Emma Marrone è per lui: “Forza, cazz*!”, la straziante dedica – VIDEO

di Valentina Gambino

Pubblicato il 2021-06-06

Michele Merlo sta lottando tra la vita e la morte ormai da ore. L’ex volto di Amici 16 è ricoverato dopo essere stato colpito da un’emorragia cerebrale provocata da una leucemia fulminante. Questa sera, l’amica ed ex coach del talent, Emma Marrone in concerto all’Arena di Verona, ha dedicato la serata interamente a lui. Emma …

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Michele Merlo sta lottando tra la vita e la morte ormai da ore. L’ex volto di Amici 16 è ricoverato dopo essere stato colpito da un’emorragia cerebrale provocata da una leucemia fulminante. Questa sera, l’amica ed ex coach del talent, Emma Marrone in concerto all’Arena di Verona, ha dedicato la serata interamente a lui.

Emma Marrone dedica il suo concerto a Michele Merlo

Tante persone sono nel mio cuore ma stasera c’è una persona in particolare nel mio cuore ed è a lui che dedico tutto questo concerto, tutto questo calore e tutta la vostra energia. Forza Miky, forza cazz*!

Proprio 4 anni fa, durante Amici 16, Michele aveva dedicato ad Emma Marrone “Trattengo il fiato”. Stasera la cantautrice salentina ha fatto la stessa dedica a lui, con la speranza che possa vincere questa devastante battaglia.

Ecco il VIDEO.

Il racconto del padre di Michele: nuovi dettagli prima del malore

È andato al pronto soccorso di Vergato in piena autonomia, lamentava dei sintomi che un medico accorto avrebbe colto. Aveva una forte emicrania da giorni, dolori al collo e placche in gola, un segnale tipico della leucemia. Se l’avessero visitato avrebbero visto che aveva degli ematomi.

Mio figlio ha mandato un audio alla morosa dicendo: “Sono incazzato, mi hanno detto che intaso il pronto soccorso per due placche in gola”. Non posso dire se ha riferito al medico di avere, oltre agli altri sintomi, sangue dal naso – come ha avuto – e giramenti di testa. A Vergato gli hanno dato degli antibiotici da prendere: quando l’hanno mandato a casa aveva 38,5-39 di febbre. Ma non fidandosi, il giorno dopo ha chiamato il suo medico di famiglia a Bassano, che invece gli ha consigliato un altro antibiotico. Senza vederlo, però. La terapia iniziale era sbagliata a prescindere.

Mercoledì, il giorno del primo malore, ha detto alla sua ragazza: “Stai qua, vado al pronto soccorso perché non sto bene”. Era un ragazzo che non voleva mai disturbare nessuno.

Il primo soccorso, nella serata in cui mio figlio è finito in ospedale, è stato condizionato da un medico non proprio professionale che non può fare quel tipo di interventi: non tiene la tensione quando è sotto stress. Non voglio puntare il dito contro nessuno. Mi interessa che certi errori non si debbano ripetere, se di errori si tratta. Speriamo che Michele si salvi anche se le possibilità sono remote, poi vedremo il da farsi.

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