Dal palco del concertone del Primo Maggio, da cui è esplosa la polemica in merito all’attacco di Fedez alla Lega sul Ddl Zan e che ha chiamato in ballo anche la Rai con la presunta censura imposta, Michele Bravi ha invece voluto rispondere a Pio e Amedeo.
Il giovane cantante ha riservato la sua replica al duo di comici pugliesi dopo il loro monologo inserito nell’ultima puntata di Felicissima sera e che non è piaciuto alla comunità Lgbtq+. L’idea di Pio e Amedeo, forse, era quella di “normalizzare” parole come “neg*o” e “fr*cio” ma chiaramente ha diviso l’opinione pubblica.
Michele Bravi ha voluto quindi portare la sua esperienza personale replicando a Pio e Amedeo:
È bello essere qua a celebrare e onorare i lavoratori, quelli dello spettacolo oggi più che mai. Volevo fare una piccola riflessione. In questi giorni si è parlato tantissimo dell’uso delle parole e qualcuno ha anche detto che l’intenzione è molto più importante delle parole che si usano.
Una cosa da cantautore la voglio dire. Uso le parole proprio per raccontare la visione creativa del mondo e per me le parole sono importanti tanto quanto l’intenzione. Le parole scrivono la storia. Anche quelle più leggere possono avere un peso da sostenere enorme. Ci ho messo tanti anni a trovare le parole giuste per raccontare il mio amore per un ragazzo e per me è un onore farlo adesso qua, su questo palco. Grazie a voi di avere ancora voglia di ascoltare gli artisti, di dare il giusto peso alle parole.
Michele Bravi, signore e signori
pic.twitter.com/hP1ViiPJtt — contechristino (@contechristino) May 1, 2021
In un mondo di Lega, Rai 3, Pio ed Amedeo siate Fedez e Michele Bravi.
Siete una grande luce di speranza in questo buio. GRAZIE pic.twitter.com/TBKKIHmDGy— Merthur is watching mcu
(@merthurlover) May 1, 2021