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“Damiano santificato”: Giorgia Soleri fa un paragone con i Ferragnez e parla di aborto
Emanuela Longo 13/05/2022
Con La Signorina Nessuno Giorgia Soleri ha realizzato il suo grande sogno: pubblicare un libro di poesie. Sempre in prima linea nel suo attivismo in tema di vulvodinia e diritti delle donne, Giorgia, influencer e modella, si è raccontata in una nuova intervista a Fanpage.it nella quale parla anche di depressione, anoressia, dipendenza affettiva e […]
Con La Signorina Nessuno Giorgia Soleri ha realizzato il suo grande sogno: pubblicare un libro di poesie. Sempre in prima linea nel suo attivismo in tema di vulvodinia e diritti delle donne, Giorgia, influencer e modella, si è raccontata in una nuova intervista a Fanpage.it nella quale parla anche di depressione, anoressia, dipendenza affettiva e aborto.
Giorgia Soleri parla di aborto e fa un paragone tra Damiano e i Ferragnez
Tutti i temi presenti nel suo libro, Giorgia Soleri ha ammesso di averli vissuti personalmente sulla sua pelle. Ed a proposito dell’aborto spiega:
Io ho abortito quando avevo 21 anni, nel 2017. L’ho vissuta malissimo perché me l’hanno fatta vivere male le altre persone. Mi sentivo in colpa per non sentirmi in colpa. Si parla dell’aborto come se fosse la cosa più tragica del mondo e tu donna dovresti sentire disastrata, distrutta, spezzata. Ho passato i 2 anni successivi a fare incubi atroci: sognavo di partorire bambini morti.
A Fanpage Giorgia ha spiegato di aver incontrato di recente anche Fedez con il quale hanno parlato anche del tema della malattia che li accomuna. A tal proposito la Soleri ha fatto una riflessione:
Nessuno ha detto a Chiara ‘Che brava, sei una santa che stai al fianco ad un uomo malato’, cosa che invece Damiano si sente dire ogni giorno.
Diamo per scontato che le donne abbiano un ruolo di “cura” all’interno della famiglia. Chiara è una compagna incredibile ed è stata un’ancora per Federico in un momento di difficoltà, come anche Damiano è stato per me. Però lui viene santificato, lei no. L’amore è sostenersi a vicenda, a prescindere dall’essere uomo o donna. Gli sono immensamente grata per la persona che è, ma non voglio sentirmi grata perché non mi ha abbandonata per via della malattia.
Damiano David dei Maneskin, suo compagno, ha deciso di sostenerla in prima persona nella sua lotta per il riconoscimento della vulvodinia, sebbene la sua presenza abbia in qualche modo oscurato il vero messaggio:
Lo ha fatto spontaneamente e lo apprezzo moltissimo, ma se avesse preferito restarne fuori, non gliene avrei fatto una colpa. Non voglio sminuire la sua figura, ma sta facendo quello che qualunque persona che ama farebbe. Queste donne hanno fatto il possibile perché in meno di un anno venisse presentata la proposta di legge e alla fine è passato il messaggio: Damiano in Senato, Damiano alla Camera.