L’emergenza Coronavirus sarà al centro della prima serata i oggi 24 marzo su Canale 5. Se in un primo momento era stato annunciato il raddoppio dell’appuntamento settimanale con Live Non è la d’Urso, la scorsa domenica la stessa padrona di casa ha smentito tale eventualità spiegando di non essere pronti, per motivi legati all’assenza del personale, a raddoppiare la loro presenza. Al suo posto scenderà in campo Cesara Buonamici.
Si intitolerà “È guerra totale, ma quando finirà?”, lo speciale del Tg5 basato sull’emergenza Coronavirus e che vedrà in prima linea nel prime time di oggi di Canale 5 Cesara Buonamici con Luciano Onder. Lo speciale del telegiornale diretto da Clemente J. Mimun racconterà, con aggiornamenti in diretta, la lotta contro il Covid-19, in Italia e nel mondo.
Durante lo speciale sono previsti collegamenti da diverse città italiane e dalle capitali delle altre nazioni colpite per ascoltare chi sta combattendo questa battaglia in prima linea. Oltre ad aggiornamenti minuto per minuto, interviste a esponenti del mondo politico ed economico, ascolteremo l’opinione di esperti internazionali per avere un dettagliato punto di vista scientifico.
Non raddoppia, dunque, Live Non è la d’Urso, che resta nella sua unica collocazione domenicale. Era stata Barbara d’Urso, nella passata puntata a renderlo noto:
Devo confessarvi una cosa: man mano che passano i giorni, qui al centro di produzione di Milano, diventa sempre più complicato. Siamo sempre di meno, dobbiamo rinunciare anche a delle telecamere, ai cameraman, ai tecnici. Siamo davvero in pochi. Siamo meno del 30% di quelli che siamo in generale. Tutte le sere Mediaset garantisce una diretta su Rete4, quindi, le squadre e i tecnici sono quelli. Sono pochi. Per cui, non siamo in grado di garantire di essere dopodomani sera in onda. Lo saremo a breve. Man mano passano i giorni e qualcuno ritorna. Lo ripeto. Io sono a disposizione. Magari faremo il raddoppio, i tripli. Io sono qui e faccio quello che mi chiede l’azienda. Lo farò per voi, insieme a voi non questo martedì, probabilmente la settimana prossima. Vedremo. Dipende da quanti rimaniamo qua. Questa è la verità. Non volevamo nascondervi niente. Saremo qui in cinque o sei rispetto ai cento di prima, tutti protetti con la mascherina. Perché stando a lavoro si rischia. Saremo qui, con grande amore, ogni volta che l’azienda chiederà di esserci.