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Chiara Ferragni, esplode il caso della bambola Trudi: “Non so chi sia, mai versato un euro”, parla la Ceo dell’associazione

di Emanuela Longo

Pubblicato il 2024-01-16

Un nuovo guaio in arrivo per Chiara Ferragni? Dopo l’inchiesta sul caso Pandoro di Balocco, adesso spunta la nuova possibile grana legata alla bambola Trudi. Era il 2019 quando l’imprenditrice annunciava via social la realizzazione di una bambola in edizione limitata a sua immagine e somiglianza, il cui ricavato sarebbe stato destinato all’associazione no profit …

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Un nuovo guaio in arrivo per Chiara Ferragni? Dopo l’inchiesta sul caso Pandoro di Balocco, adesso spunta la nuova possibile grana legata alla bambola Trudi. Era il 2019 quando l’imprenditrice annunciava via social la realizzazione di una bambola in edizione limitata a sua immagine e somiglianza, il cui ricavato sarebbe stato destinato all’associazione no profit americana “Stomp Out Bullying”.

Chiara Ferragni e il caso della bambola Trudi

Chiara Ferragni

E’ andata davvero così? La procura che accusa Chiara Ferragni di truffa aggravata adesso vuole vederci chiaro e per questo ha acceso i riflettori anche sulle altre iniziative benefiche che in questi anni sono state portate avanti dall’influencer. 

Nel 2019, Chiara Ferragni aveva deciso di collaborare con una associazione no profit che si occupa di bullismo. A cinque ore dal lancio, la bambola andò sold out e come spiegato da Tbs Crew, società controllata da Chiara Ferragni, “i ricavati derivanti dalle vendite di tale bambola sono stati donati all’associazione “Stomp Out Bullying” nel luglio 2019 e che l’impegno nei confronti di tale associazione ha riguardato esclusivamente le vendite fatte sul canale e-commerce diretto e non anche su altri canali gestiti da terzi”.

L’influencer, di contro, aveva parlato in modo molto generico di dare in beneficienza “l’intero ricavato delle vendite”. Ad ogni modo, il ricavato delle vendite dell’e-commerce è stato destinato all’associazione contro il bullismo? A quanto pare, il nome di Chiara Ferragni non comparirebbe nel report annuale del 2019, né tra i partner né come sponsor.

La trasmissione Zona Bianca ha cercato di fare chiarezza e a tal fine ha contattato su LinkedIn Ross Ellis Ceo e fondatrice della “Stomp Out Bullying”, che però in merito a Chiara Ferragni e a una sua presunta donazione ha replicato: 

Non sappiamo chi sia questa donna e non abbiamo mai ricevuto una donazione.

 

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