logo

Chi è Lorenzo Terenzi, futuro marito di Michela Murgia: le dieci persone della sua famiglia “queer”

di Valentina Gambino

Pubblicato il 2023-05-09

Michela Murgia si racconta dopo l’annuncio del tumore al quarto stadio: un carcinoma renale che le lascia mesi di vita. La scrittrice ha confidato che sposerà Lorenzo Terenzi ed ha comprato la sua casa queer con dieci posti letto per la sua famiglia allargata. Chi è Lorenzo Terenzi? Il futuro marito di Michela Murgia Lorenzo …

article-post

Michela Murgia si racconta dopo l’annuncio del tumore al quarto stadio: un carcinoma renale che le lascia mesi di vita. La scrittrice ha confidato che sposerà Lorenzo Terenzi ed ha comprato la sua casa queer con dieci posti letto per la sua famiglia allargata.

Chi è Lorenzo Terenzi? Il futuro marito di Michela Murgia

Lorenzo Terenzi, così come scrive il Corriere della Sera, è il futuro sposo di Michela Murgia. Nato a Firenze nel 1988, è attore e regista ma anche autore e musicista. 

Si è diplomato al Teatro Stabile di Genova ed è stato assistente alla regia di Veronica Cruciani in “Quasi grazia”, spettacolo di Marcello Fois con Michela Murgia nel ruolo di Grazia Deledda andato in scena nel 2017. 

Con Gabriele Lavia ha recitato ne “I giganti della montagna“, “Il sogno di un uomo ridicolo“, “L’uomo dal fiore in bocca”, “Sei personaggi in cerca d’autore” e “Vita di Galileo”.

Al cinema ha lavorato con Roberta Torre per il film “Mi fanno male i capelli” e a Manuel Zicarelli per “Ho bisogno di te“. Prima c’erano stati “Il colore nascosto delle cose” di Stefano Soldini, “La Camera” e “Il guardiano”. 

Ha fatto anche televisione e pubblicità.

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da Michela Murgia (@michimurgia)

La famiglia queer della Murgia e il futuro marito

La famiglia queer di Michela Murgia è accomunata da una “parentela” che non segue i nuclei tradizionali. “Sposo un uomo, ma poteva anche essere una donna”, ha confessato nell’intervista con Aldo Cazzullo. E avrà tanti “figli dell’anima”.

Tra loro ci sono il cantante lirico Francesco Leone e l’attivista Michele Anghileri ma anche le scrittrici Chiara Valerio e Chiara Tagliaferri. Alcuni vivono con lei, altri no e altri ancora arriveranno presto. 

Anche Cathy La Torre farà parte della famiglia queer: 

Lo Stato riconosce come famiglia o il matrimonio o le unioni civili. Altrimenti la strada è fatta di burocrazia costosa tra dichiarazioni legali e notarili.

Marcello Fois, amico di Michela, racconta: 

È una persona che ha fatto della cura una forma di legame. Ancora oggi, qualche volta, mi chiama e mi dice “Mi faccio sentire sennò tu ti incazzi”.

Poi non dimentichiamo il forte legame con Roberto Saviano:

Quando a parlare della propria malattia è una persona come Michela non si tratta di sfidare tabù. È qualcosa di diverso, ribalta il senso, comunica la malattia per parlare delle scelte di una vita. 

Frega il cancro usandolo come atto politico. Perché lei non si è mai accontentata di fare la scrittrice che rincorre il successo e i premi. Lei ha sfidato l’odio e la violenza dei populisti esponendo il suo corpo sempre. Io e lei ci siamo trovati proprio su questa linea di vita. 

Che, contrariamente a quello che dice chi ci odia, non porta soldi o copie ma solo guai. Ma da questi guai abbiamo tratto l’energia allegra della nostra amicizia.

 

Potrebbe interessarti anche