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Chi è Giovan Battista Cutolo, a Sanremo 2024 omaggio a Giogiò, il musicista ucciso a Napoli

di Emanuela Longo

Pubblicato il 2024-02-06

Giovan Battista Cutolo, “Giò Giò”, sarà ricordato nel corso della prima serata del Festival di Sanremo 2024. A farlo sarà la madre, Daniela Di Maggio, la quale come ricordato nel corso della conferenza stampa di oggi, interverrà sul palco dell’Ariston intorno alle 22.00. Chi è Giovan Battista Cutolo, Giò Giò ucciso a Napoli Ma chi …

Giovan Battista Cutolo, “Giò Giò”, sarà ricordato nel corso della prima serata del Festival di Sanremo 2024. A farlo sarà la madre, Daniela Di Maggio, la quale come ricordato nel corso della conferenza stampa di oggi, interverrà sul palco dell’Ariston intorno alle 22.00.

Chi è Giovan Battista Cutolo, Giò Giò ucciso a Napoli

Giovan Battista Cutolo

Ma chi è Gian Battista Cutolo? Giogiò era un ragazzo di appena 24 anni, musicista, ucciso all’alba del 31 agosto durante una lite per un parcheggio fuori da un pub nella centrale piazza Municipio. 

Due proiettili al torace e uno alla schiena: così è morto Giogiò, per la cui morte è stato indagato un minorenne di 17 anni, reo confesso del delitto. 

La morte di Giovan Battista ha commosso l’intera Napoli e non solo e la stessa mamma, che oggi lo ricorderà sul palco più importante d’Italia, ospite di Mara Venier a Domenica In aveva commentato:

Chi era Giogiò lo si è visto dalle 6mila persone che hanno partecipato al suo funerale. Napoli si è inginocchiata per lui.

La signora Di Maggio nelle passate settimane si è rivolta alla premier Giorgia Meloni e ad altri esponenti del governo, tra cui Salvini, per chiedere di cambiare le leggi che riguardano i killer minorenni. 

La madre di Giògiò, dopo l’invito a Sanremo 2024 ha commentato, come riporta Il Mattino:

L’invito di Amadeus al festival è arrivato perché GioGiò suonava nell’orchestra sinfonica di Sanremo. Lui quest’anno sarebbe venuto di nuovo lì, a suonare e ha fatto anche una masterclass con il primo corno dell’orchestra sinfonica di Sanremo ma purtroppo la mano barbara di quel killer non glielo permetterà mai più.

Era giusto quindi un tributo alla sua memoria nel tempio della musica, Sanremo, dove mio figlio si sarebbe trasferito se avesse passato l’audizione che doveva fare. 

Il tributo alla sua memoria è giusto anche per rappresentare una Napoli giusta, una Napoli della legalità, una Napoli aristocratica che credo incarniamo io e mio figlio. Ed è questo il messaggio che porterò su quel palco.

Napoli, purtroppo, è sempre sdoganata con un’immagine molto folcloristica ma c’è tutta un’altra Napoli che non viene mai rappresentata ed io auspico che con la presenza mia e di mio figlio venga rappresentata su quel palco la Napoli vera.

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