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Morti Coronavirus, Barbara Palombelli: “90% del Nord perchè vanno tutti a lavorare?”, ira social

di Emanuela Longo

Pubblicato il 2020-03-21

I morti del Coronavirus purtroppo aumentano in maniera sempre più massiccia. Le vittime in Italia sono ormai oltre 4000 e in gran parte al Nord dove la situazione è drammatica. Barbara Palombelli, nel corso della trasmissione Stasera Italia, ha rilasciato alcune dichiarazioni proprio sui morti da Coronavirus in Italia destinate a sollevare inevitabilmente la polemica, …

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I morti del Coronavirus purtroppo aumentano in maniera sempre più massiccia. Le vittime in Italia sono ormai oltre 4000 e in gran parte al Nord dove la situazione è drammatica. Barbara Palombelli, nel corso della trasmissione Stasera Italia, ha rilasciato alcune dichiarazioni proprio sui morti da Coronavirus in Italia destinate a sollevare inevitabilmente la polemica, soprattutto sui social.

Morti Coronavirus, Barbara Palombelli: bufera sulle sue parole

Barbara Palombelli e i morti del Coronavirus

Nel corso dell’appuntamento con Stasera Italia, Barbara Palombelli ha fatto il punto proprio sulla situazione in Italia relativa ai morti a causa del Coronavirus. Da qui la ricerca di un motivo per il quale la maggior parte delle vittime sia soprattutto al Nord Italia (il video in apertura):

Il 90% dei morti è nelle regioni del nord. Cosa può esserci di diverso? Persone più ligie, che vanno tutte a lavorare?

L’interrogativo ha causato inevitabilmente molte reazioni ed addirittura sono giunte le accuse di razzismo nei suoi confronti. Qualcuno ha semplicemente ritenuto inopportuno porsi delle domande sui motivi per cui il virus avrebbe colpito in particolare la Lombardia.

La reazione di Giorgio Gori

Sul tema è intervenuto anche il sindaco di Bergamo, Giorgio Gori:

Chiediamo al governo misure ulteriormente restrittive, più di quelle che il Ministro Speranza abbia sottoscritto stasera, perché la situazione lo richiede, abbiamo bisogno di tenere la gente a casa non spingendola ad andare al lavoro […] Io limiterei le attività produttive non essenziali: oggi c’è ancora troppa gente che si muove per lavoro, questo non va bene per la loro sicurezza e per la salute di tutti.

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