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La guerra dei mondi, Laura Ravetto contro Aldo Busi: “Lei è querelato!” ma la battuta omofoba passa inosservata – VIDEO

di Valentina Gambino

Pubblicato il 2013-06-30

Se una cosa del genere fosse accaduta durante Pomeriggio Cinque o un qualsiasi programma condotto da Barbara D’Urso si sarebbe urlato al trash per giorni e giorni. Se invece succede su Rai Tre, durante La Guerra dei Mondi, programma condotto da Davide Parenzo tutto acquista una forma discutibile di TV che si poteva “evitare”, ma, …

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Se una cosa del genere fosse accaduta durante Pomeriggio Cinque o un qualsiasi programma condotto da Barbara D’Urso si sarebbe urlato al trash per giorni e giorni. Se invece succede su Rai Tre, durante La Guerra dei Mondi, programma condotto da Davide Parenzo tutto acquista una forma discutibile di TV che si poteva “evitare”, ma, per qualche strana ragione non si è schivata. Dove c’è ospite Aldo Busi, c’è sicuramente il rischio di polemiche, poi ci metti pure l’onorevole del Pdl Laura Ravetto ed il piatto è pronto. L’argomento del contendere era il talento, i sacrifici da fare affinché il talento emerga nella maniera giusta e il suo (talvolta) mancato riconoscimento.

“Onestamente, quante volte ti è stato chiesto di calarti le mutande?” ha chiesto un Pippo Baudo (ospite in studio) “impazzito”, che ormai, forse ha poco da perdere all’attrice Veronica Gentili, che ha risposto: “Seriamente? Ci parliamo così… ma proprio lallero, non saprei come altro risponderti”. Laura Ravetto comincia a perdere il controllo: “Perché non li hai denunciati? Fai i nomi? Tu devi fare i nomi, è troppo facile così! Lei non può dire queste cose e non dire chi sono, perché buttare fango sugli ambienti e non trovare il coraggio di chi è così… fai i nomi!”.

Veronica Gentili ha cercato di spiegare che quello è un semplice sottotesto, per la serie: “Tu sei carina con me io sarò carino con te. Questo non è che succede… questa è la prassi, questa è la regola!” mentre la Ravetto ha contrattaccato: “Le donne come te sono quelle che attaccano le altre donne, ma tu non denunci l’uomo, denuncia l’uomo. A me non mi fregate Parenzo, anche se siamo su Rai Tre” (cosa avrà voluto dire?).

Aldo Busi a questo punto interviene ironicamente: “Io mi meraviglio del discorso dell’onorevole, perché sembra quasi invidiosa della Gentili che non ha mai calato le mutande che dice: “Ma come, io è una vita che vado in giro senza e nessuno mi ha mai chiesto di calarle””. La Ravetto non ci sta, non capisce la battuta si alza e se ne va indicando Busi: “Lei è querelato e io vi saluto!”. A nulla è valso il tentativo di Parenzo e nemmeno quello di Baudo andato perfino dietro le quinte, mentre il rapper Rocco Hunt ha voluto dire la sua, giusto per peggiorare la situazione: “Secondo me l’avete offesa perché questa sera è realmente senza mutande”, con un Pippo Baudo che si alza facendo finta di abbandonare lo studio e, rivolgendosi al giovane ha affermato: “Ma che ca**o dici?”.

Il trash che si fonde con il trash, ancora e ancora e, invece di querelare Busi, la Ravetto potrebbe chiedere scusa, visto che, durante il corso della trasmissione, e l’ennesima battuta di spirito di Busi che affermava, dopo averla chiamata: “signora” (con Parenzo sotto: “onorevole”): “Ma signora mi sembra talmente più elegante, signora è bellissimo. Poi voglio dire, magari sono più signora io di lei”. Laura Ravetto pare sorridere e apprezzare la battuta, se non fosse per le continue ripetizioni sgradevoli: “Anche secondo me. Sicuramente più femminile, sicuramente più femminile di me Busi”, mentre se la rideva da sola, continuando: “Molto più femminile di me”.

La battuta sulla “guerra delle mutande”, non viene perdonata e Busi viene messo in croce da tutti, conduttore compreso. La battuta tristemente omofoba ricalcata due, tre volte invece? Quella va bene? Laura Ravetto suggerisce di fare i nomi degli uomini, di denunciare gli uomini che abusano del loro potere per portarsi magari un’attrice a letto. Invece i casi di squallida e vergognosa omofobia in Italia, vanno ancora insabbiati? Denunciamo tutto, sia questo che quello cara Ravetto. Chiedere scusa è sempre un atto di estrema e dignitosa intelligenza.

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