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“Perché per essere madre devo avere un partner?”, Emma si racconta a Michela Murgia: due donne “così simili” allo stesso tavolo

di Emanuela Longo

Pubblicato il 2023-06-21

Michele Murgia intervista Emma Marrone per Vanity Fair, e ciò che emerge è una conversazione tra due donne emancipate e libere da ogni visione medievale dell’amore, della maternità, della genitorialità in generale.  Emma si racconta a Michela Murgia Il successo Emma lo misura in autonomia piuttosto che in vendite, e se ne è accorta anche …

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Michele Murgia intervista Emma Marrone per Vanity Fair, e ciò che emerge è una conversazione tra due donne emancipate e libere da ogni visione medievale dell’amore, della maternità, della genitorialità in generale. 

Emma si racconta a Michela Murgia

Il successo Emma lo misura in autonomia piuttosto che in vendite, e se ne è accorta anche Michela Murgia. Ecco cosa dice in merito la cantautrice salentina:

Non immagini la soddisfazione di essermi comprata una casa col mio lavoro, non dipendere da nessuno è una cosa a cui i miei mi hanno sempre incoraggiata.

Ma qual è lo scopo nella vita per Emma? “Realizzare me stessa, non trovare un partner”, dice. Poi però viene a galla tutta la sua onestà:

Certo, sono fatta di carne e ci sono sere in cui mi piacerebbe trovare qualcuno a casa ad attendermi, banalmente anche nel letto, ma questo sentimento non mi spinge mai a pensare che andrebbe bene chiunque. Sono single, ma non sola, ho tante famiglie.

Parlare di famiglie al plurale è un tema che tocca da molto vicino anche Michela Murgia, conscia che ciò possa rappresentare per “qualcuno” un problema, oggi. Emma in merito ha però le idee chiare:

Per me non lo è, anzi. Ho quella d’origine e siamo molto uniti, ma dopo tanti anni considero famiglia anche quella professionale, perché i legami che si creano lavorando insieme sono fortissimi e io sono una persona fedele agli affetti. Col trasferimento a Roma mi sono poi costruita un gruppo di amicizie intime, quattro persone, che sono il mio rifugio e su cui so che posso contare sempre. Per carattere posso stare senza compagno, ma non senza una comunità di affetti. Poi trovare un uomo mica è facile.

Quelli della mia generazione sono deboli e spaventati, indecisi. Hanno paura delle donne autonome e forti. È come se noi avessimo fatto un passo avanti per essere più libere e loro nel frattempo siano ancora nello stesso punto di prima. A volte mi ritrovo con le amiche e diciamo tutte la stessa cosa: trovare un uomo che non abbia paura di noi, di quello che siamo state capaci di diventare, è molto difficile.

Si è parlato anche di maternità e gestazione per altri, tematiche più che mai attuali:

Non mi sono mai immaginata madre. Ci sono stati momenti in cui mi sono detta: se arriva arriva, i figli si fanno anche per incoscienza, ma non era un mio obiettivo.

Dopo la malattia, un cancro uterino e due recidive, la cantante si è fatta curare togliendo l’ovaia. Potrebbe ancora avere un figlio ma oggi la sua priorità resta la musica. E rispetto alla gestazione per altri ha aggiunto:

Non ho resistenze ideologiche, ma la scelta ce l’ho: se volessi potrei ancora farlo da me con la fecondazione. In Italia però devi essere per forza una coppia ed è una visione della genitorialità medievale. Perché devo avere un partner per essere madre? Prima ti dicono: non fate abbastanza figli, poi provi a farli e ti mettono mille ostacoli.

E’ commovente la chiosa dell’intervista da parte di Michela Murgia che sottolinea il loro essere così simili:

Non so darle torto e del resto perché dovrei? Sedute a quel tavolo siamo state due donne simili, con un’autonomia, un mondo di relazioni, un’idea d’amore e un rapporto con la maternità che non collima con alcuna tradizione e che 40 anni fa ci avrebbe ancora fatte definire non emancipate, ma semplicemente sole.

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