Transfobia, J.K. Rowling e Lea Michele sotto accusa: i tweet della scrittrice e il racconto choc di una modella

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Transfobia portami via. Da J.K. Rowling a Lea Michele (nel 2010). La prima è la mamma di Harry Potter mentre la seconda è famosissima per serie TV come Glee e Scream Queens. Tra retorica e scivoloni di gioventù, in queste ore si è comunque parlato di entrambi gli episodi.



Transfobia, J.K. Rowling e Lea Michele sotto accusa

La scrittrice più ricca al mondo per merito della saga di Harry Potter, ha scritto una serie di tweet che hanno generato numerose polemiche: “Ho molti amici transessuali ma non può esistere attrazione sessuale. Conosco e amo i trans, ma cancellare il concetto del sesso significa non dare la possibilità a molti di discutere delle proprie vite. E dire la verità non vuol dire odiare”. Dichiarazioni, le sue, che hanno – giustamente – scatenato il web.

Tweet che trasudano Transfobia, senza nessuna ipocrisia o maschere di sorta:



Se il sesso non è reale, allora non può esserci alcuna attrazione tra persone dello stesso sesso. Se il sesso non è reale, si cancella la realtà vissuta da tutte le donne del mondo. Conosco e amo le persone trans, ma cancellare il concetto di sesso significa non dare la possibilità a molti di discutere delle proprie vite. E dire la verità non vuol dire odiare. L’idea che donne come me, empatiche da decenni nei confronti dei trans, vulnerabili come le donne per esempio nei confronti della violenza maschile, odino le persone trans perché credono all’esistenza del sesso non ha senso. Io rispetto i diritti di ogni persona trans di vivere in qualsiasi modo. Marcerei con voi se foste discriminati perché trans. Ma vedo la mia vita che si caratterizza in quanto donna. E non credo che dirlo significhi odiare.

Anche Lea Michele è stata accusata di transfobia nelle ultime ore. L’attrice e cantante transgender Plastic Martyr ha tirato in ballo un episodio di dieci anni fa twittando la sua esperienza sentendosi derisa dalla star di Glee:



Anni fa eravamo agli Emmy e lei era lì per caso. Ero ancora in fase di transizione e allora non ero al 100% “passabile”. Ero in bagno e ho iniziato a lavarmi le mani e poi le ho chiesto scusa quando ho cercato di raggiungere il sapone e lei ha detto ‘Mi scusi? SCUSAMI? Scusa tu… ti rendi conto che sei nel bagno delle donne”. Ricordo che quel giorno sono passata da una sensazione di bellezza a una sensazione di imbarazzo quando sono uscita dal bagno.

Una fonte vicina a Lea Michele dice che l’attrice non ricorda l’incontro, ma è sconvolta dalle affermazioni:

Lea non ricorda assolutamente nulla di ciò che è accaduto e ne è rimasta sconvolta, e non l’avrebbe mai fatto intenzionalmente. È stata una grande amica della comunità LGBT fin da quando era a Broadway all’età di 8 anni.