Tiki Taka – Il calcio è il nostro gioco, da stasera su Italia 1 il nuovo programma con Pierluigi Pardo

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Il Campionato di calcio è ufficialmente partito già da qualche settimana e, all’indomani dalla terza giornata di Serie A, oltre al ritorno della storica trasmissione Il Processo del Lunedì, in onda nella prima serata su Rai Sport 1, da stasera in seconda serata prenderà il via anche la nuova trasmissione di approfondimento calcistico curato dalla redazione di Sport Mediaset ed in onda su Italia 1: Tiki Taka – Il calcio è il nostro gioco. Al timone del nuovo programma calcistico, Pierluigi Pardo.



Nel corso dell’appuntamento saranno trasmesse le immagini della passata giornata di Serie A ma anche i match internazionali nella settimana caratterizzata da coppe europee. Il programma assume la formula del talk show, con approfondimenti ed interviste esclusive ai protagonisti del grande calcio e con un linguaggio ed un ritmo molto veloci, oltre ad una grande qualità giornalistica pur mantenendo sempre vivo il senso di divertimento che sta alla base dello sport più amato dagli italiani.

Si tratta quindi di un talk polemico ma sdrammatizzante, dove l’attualità dell’evento sportivo si mescolerà alla riflessione sui grandi temi calcistici ed extra calcistici. In studio, ogni lunedì e in occasione dei turni infrasettimanali di Serie A, si alterneranno grandi firme del giornalismo italiano, come Giampiero Mughini e Andrea Scanzi, a calciatori o ex calciatori come Marco Materazzi.



Nella prima puntata di stasera, sarà presente Federica Nargi, fidanzata dell’attaccante del Milan Alessandro Matri, oltre all’ex arbitro Graziano Cesari e all’esperto di mercato Paolo Bargiggia. Inoltre, intervista esclusiva a Domenico Quirico, giornalista de La Stampa rapito in Siria e liberato l’8 settembre scorso dopo 5 mesi di prigionia.

Il giornalista, a proposito del suo rapporto con lo sport, dichiara: “Per un sequestrato la cosa migliore è pensare che la tua vita precedente sia finita, sennò emergono i rimpianti, però la speranza di vedere una partita di calcio o di fare una corsetta non è mai venuta meno. Soprattutto la voglia di correre, che è parte della mia identità, manifestazione della mia libertà”.