Novità tecnologiche, sigarette, shopping e casino online con soldi veri, sono solo alcune delle spese accessorie che incidono maggiormente sul portafoglio degli italiani, e alle quali non sanno dire no! A queste ultime si aggiungono anche spese per viaggi, Lotto, lotterie varie, Enalotto, scommesse, slot machine, Bingo, videolottery e altri giochi online.
Questi dati provengono dall’indagine commissionata da Facile.it all’istituto di ricerca mUp Research in collaborazione con Norstat, e forniscono informazioni fondamentali per analizzare i comportamenti di consumo nei differenti ambiti sociali e territoriali del Paese.
Realizzata poco prima dell’inizio del lockdown, l’indagine ha messo in evidenza quali siano le spese voluttuarie a cui gli italiani non rinunciano. Secondo truffa.net tra queste si annoverano anche i giochi online, come casino con soldi veri e lotterie varie.
I risultati della ricerca promossa dal portale Facile.it mettono in luce quali siano comportamenti di consumo degli italiani, i loro vizi e le loro virtù; dai risultati emerge come tra le spese accessorie fondamentali vi siano i viaggi. Alla domanda esplicita: “Quali sono le spese accessorie che incidono maggiormente sul tuo portafoglio e alle quali fai fatica a rinunciare?”, il 23% (pari a 10 milioni) del campione intervistato ha infatti risposto i viaggi.
In questa classifica le nuove tecnologie si posizionano al secondo posto, con il 21,9% (pari a circa 9,5 milioni), mentre il 20,9% dei rispondenti (pari a circa 9,2), ha dichiarato di investire una parte consistente del proprio budget nella “cattiva abitudine” del fumo, che per questo si aggiudica la medaglia d’oro!
Il vizio del fumo non è tuttavia l’unica brutta abitudine degli italiani: l’indagine evidenzia infatti che l’8,8% (circa 3,9 milioni) dei rispondenti sia attratto dal brivido di tentare la fortuna in giochi online, lotterie, scommesse e casino con soldi veri. Tuttavia occorre sottolineare che questa percentuale proviene da un pubblico in target formato soprattutto da uomini (14,2%) tra cui residenti al Sud Italia, che rappresentano il 10,7% degli intervistati.
La ricerca rivela inoltre come uno dei settori più importanti del Paese sia la ristorazione: il 15,7% dei conterranei non riesce infatti a fare a meno di un buon piatto al ristorante, questo dato conferma quanto gli italiani amino il cibo.
Una percentuale molto alta esprime invece la propria passione per gli acquisti: il 12,8% degli intervistati (pari a 5,6 milioni) ha dichiarato di investire una fortuna in prodotti per la cura del corpo e cosmetici vari, percentuale che sale al 14,3% se si considera il campione femminile degli intervistati. Quest’ultimo dato conferma peraltro l’impennata di shopping online che si è registrata durante il lockdown.
Per fortuna la percentuale degli intervistati che non riescono a rinunciare alla cultura è piuttosto incoraggiante. Un buon 11,1% dei rispondenti (circa 4,9 milioni) ha dichiarato di spendere una parte del proprio budget in mostre, musei, spettacoli. Si tratta di una percentuale che sale al 18,1% nel Centro Italia.
Per quanto riguarda l’acquisto di beni durevoli come l’automobile – voce di spesa piuttosto consistente – solo il 4% degli intervistati (pari a 1,7 milioni) ha dichiarato di potervi rinunciare più facilmente. Questa percentuale sale al 6,5% se si valutano le intenzioni d’acquisto del campione maschile, che dichiara di avere un debole per le macchine sportive.
Tra le spese accessorie meno consistenti vi sono quelle legate all’arredamento e dotazione domestica, la propensione all’acquisto per l’arredo della casa è del solo 4,6%. Più alta è invece la percentuale di intervistati che investono il loro risparmi in sport e fitness, attività predilette nel tempo libero.
Le intenzioni di acquisto nei diversi comparti sono ovviamente mutate durante e dopo il lockdown. Il consolidarsi dello smart working e la conseguente nuova centralità della vita domestica hanno determinato una considerevole mutazione del trend nelle propensioni all’acquisto degli italiani.
Dal comfort food ai cibi salutistici, che hanno cambiano il carrello della spesa degli italiani, dalle spese di telefonia e Internet casa ai prodotti di tecnologia domestica, si registra un notevole cambiamento nelle intenzioni di consumo degli italiani.
L’emergenza Covid e le conseguenti chiusure forzate hanno determinato un’impennata della spesa per prodotti di tecnologia domestica. I dati evidenziano un aumento esponenziale della domanda di elettrodomestici, elettronica di consumo, telefonia fissa, mobile e Internet casa.
Questo risultato è certamente dovuto all’incremento dell’attività di smart working e della DAD (didattica a distanza), che hanno spinto molte famiglie a optare per una connessione Internet più potente rispetto a quella che utilizzavano prima della pandemia. A questa tendenza si accompagna anche la ricerca di tariffe più vantaggiose per tagliare i costi di luce e gas, che incidono notevolmente sul budget domestico.