Cosa c’è tra Andrea Delogu e Stefano De Martino? Sono mesi che il gossip mormora e parla di una relazione che andrebbe oltre l’amicizia. A “spegnere” i pettegolezzi ci ha pensato proprio “la rossa” della TV che ha svelato la vera natura del loro rapporto.
Andrea Delogu ha avuto un piccolo infortunio che ha voluto documentare tramite social con bastone al seguito. A soccorrerla è arrivato Stefano De Martino che l’ha trasportata in braccio per quattro piani di scale:
Porto il bastone perché zoppico. Stavo con Stefano De Martino, un amico: siamo andati a mangiare da un amico comune, che abita al quarto piano senza ascensore. Uscendo, siamo passati da un corridoio molto buio verso la porta d’uscita. Ho zompettato e a un certo punto ho sentito il vuoto sotto i miei piedi. Mentre stavo per precipitare, Stefano ha acceso la luce.
Una scena da Hanna e Barbera: Stefano mi ha visto improvvisamente sparire e al posto della mia testa ha visto i miei piedi. Sono ruzzolata giù e ho sentito crac al piede. Però non sono riuscita a smettere di ridere perché mi sono immaginata quello che Stefano ha visto. Una figuraccia, per fortuna ci vogliamo bene, siamo in confidenza e ‘sti cavoli.
Andrea Delogu ha svelato pure l’eroico gesto di Stefano De Martino, precisando la natura del loro rapporto:
Da vero eroe, da persona speciale, cosa ha fatto? Avevo bisogno di ghiaccio, pensavamo di chiamare un’ambulanza perché temevo di avere il piede rotto. Così mi ha detto: “Ti porto su dal nostro amico così mettiamo del ghiaccio e capiamo cos’è, al limite chiamiamo l’ambulanza”.
Si è preso il mio zaino che pesa tantissimo perché c’è il caricabatterie del motorino, mi ha caricata in groppa (peso 60 chili) e mi ha portato su per le scale come un marine. A metà, col fiatone, mi ha detto: “Amo’, io spero davvero che tu te lo sia rotto, se mi fai arrivare fino al quarto piano e poi non è rotto…”. Alla fine il piede non era rotto, mi ha portato a casa e mi ha medicato il piede. La mattina dopo mi ha chiamato per sapere come stavo. Un gentleman. Mi ha salvata.