Pio e Amedeo, nella loro puntata conclusiva di Felicissima sera si sono resi protagonisti del monologo “L’ironia salverà il mondo”, durante il quale hanno sdoganato, a loro modo, tutto ciò che non è più permesso dire in tv (e sui social). “Oggi contano più le parole che le intenzioni”, ha spiegato Amedeo, “ma la vera differenza sai qual è? La cattiveria!”.
Secondo Amedeo, “se tu dici i neri devono stare a casa loro” è peggio di “oh neg*o ti vengo a prendere e andiamo a mangiare una cosa insieme”. Perchè “il problema non è la n-word” ma l’intenzione. E così, a detta di Amedeo, “se vi dicono neg*o voi ridetegli in faccia e disarmateli!”.
Per Pio e Amedeo “bisogna poter scherzare sui luoghi comuni!”, tirando così in ballo la storia dei cinesi e l’imitazione di Michelle Hunziker a Striscia la Notizia. Dopo aver ironizzato sulle “misure” degli uomini di colore, Amedeo ha rivendicato il diritto di poter fare satira: “Il politicamente corretto ha rotto il cazz*!”.
E così non è mancata la gag sull’ebreo “tirchio” Amedeo ha proseguito:
Signori, non si può più dire la parola ricch*one. Ci stanno educando che la lingua è più importante della mente, è quello che è sbagliato. La cattiveria e l’intenzione è il problema.
Pio è intervenuto precisando che sia lui che Amedeo sono “gay friendly”, ma Amedeo ha aggiunto:
Ma è la normalità! Ognuno nella camera da letto fa quello che vuole! Questo è l’importante, così vanno educati gli stolti, con un messaggio no a dire quello che devono o non devono dire. E lo dico a tutti i ricch*oni in sala, a tutti i gay – ho sbagliato – a casa anche! Se vi chiamano ricchi*ni, fr*ci per ferirvi no, ridetegli in faccia voi! L’ignorante e lo stolto non saprà cosa fare perchè la cattiveria è il male e non risiede nelle parole e nella lingua ma nella testa, nell’intenzione!
Amedeo ha quindi criticato Pio ed il classico luogo comune del “io ho tanti amici gay” e sul gay pride ha aggiunto:
Ma dai, nel 2021 a che serve più il gay pride! Ma per ostentare chè?! Ma perchè sto corteo di gente… Ma a me, che sono etero, ma mi avete mai visto in un corteo a gridare ‘evviva la fig*!’, mai! Ma non serve più! Non c’è più bisogno, siamo tutti uguali! E basta i cortei, è una cosa vecchia!
Sdoganato anche il luogo comune del “gay sensibile”:
Macchè! Cecchi Paone è gay ed un pezzo di merd*!
Sui social il monologo ha ovviamente diviso, tra chi si è detto a favore e chi si è sentito offeso dalle parole del duo comico che però avevano l’intento opposto.
Hanno cercato di spiegare cosa è offensivo e cosa no, offendendo.
Non mi è sembrata una #FelicissimaSera— Riccardo Pirrone (@RiccardoPirrone) May 1, 2021
L’Italia è un paese dove se bestemmi pubblicamente contro una credenza sei punibile, ma se usi la n word o la f word due bianchi etero ti insegnano in tv che non c’è motivo di offendersi. #pioeamedeo
— leti (@arianagrimmie) May 1, 2021
#FelicissimaSera poteva essere un programma di puro cazzeggio come ce ne sono tanti e, invece, con la scusa della comicità (spesso “estrema”, ci mancherebbe) hanno lanciato una marea di messaggi importanti.
Per me, #PioeAmedeo, sono stati bravissimi.
— Fabrizio Biasin (@FBiasin) April 30, 2021