Perché Luca Laurenti ha una voce così particolare? Il parere dell’otorino e l’aneddoto della madre

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Tra le caratteristiche di Luca Laurenti, spalla destra di Paolo Bonolis nel programma Ciao Darwin 9, possiamo inevitabilmente citare la sua voce nasale. Il musicista e showman, tuttavia, cambia radicalmente tra il parlato ed il cantato, regalando così un cambio vocale unico nel suo genere. Ma perché Laurenti ha questa voce così particolare?



Perché Luca Laurenti ha una voce così particolare?

A spiegare cosa ci sarebbe dietro la sua voce è stato lo stesso Luca Laurenti, il quale a Ok Salute ha commentato ironicamente:



Lo so, sembro un citofono scassato, ma io con questa voce nasale ci sono nato. È una caratteristica che mi porto appresso da una vita, nonostante oggi abbia superato i complessi che avevo quand’ero piccolo. Anzi ho fatto di più: sono riuscito a trasformare in pregio un difetto.

La spalla di Paolo Bonolis ricorda un aneddoto raccontatogli dalla madre e sottolinea come questa sua voce così particolare sia stato anche oggetto di complessità:



Mia madre ricorda che pure il mio primo vagito era buffo, con quel suono nasale che non aveva nessun altro bambino. Ecco, la caratteristica di tutta la mia vita m’a porto addosso fin dalla nascita e, nonostante oggi io abbia superato i complessi che provavo da piccolo, il percorso non è stato facile.

A suo dire, l’otorino spiegò che non c’era alcun rimedio.

Qualcuno pensava che, con lo sviluppo, la voce sarebbe cambiata e tutto sarebbe andato a posto naturalmente… 

Tuttavia ha saputo trasformare il suo difetto in un pregio:

Mio padre parlava di questo figlio con la passione musicale a un cliente della banca in cui lavorava. Quer cliente era Gianni Ippoliti. M’incontrò per Provini, la trasmissione che conduceva in una tv romana e che poi portò anche su Italia 1. Andò bene, perché fu l’inizio della mia storia nello spettacolo. Poi sono venuti Bonolis, Costanzo, Striscia la notizia, le imitazioni, la pubblicità… Sono andato da luminari di otorinolaringoiatria e foniatria, tutti concordi nel dire che non sono un fenomeno particolare: vado di naso per parlare e di diaframma per cantare. Se imposto la voce, esce un timbro molto fico, da vero attore, ma me sembra de sentì n’antra persona. Magari, c’è sempre stata un po’ di pigrizia inconscia, senza l’attenzione vigile che ti insegnano a scuola di dizione. Io non ci so’ andato, e neppure a quella di canto o di musica. Ho imparato da solo. E forse è andata bene così.