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Perché Harvey Weinstein è stato condannato? Asia Argento: “E’ uno stupratore”

di Valentina Gambino

Pubblicato il 2020-03-01

“Dopo 23 anni non vivrò più nel terrore”. Asia Argento, ospite stasera di Live Non è la d’Urso, avrà finalmente modo di parlare di Harvey Weinstein. Come ben sapete, l’attrice e regista romana è stata una delle sue grandi accusatrici. E così, tra le pagine di FQMagazine, ha voluto ringraziare pubblicamente la giuria di New …

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“Dopo 23 anni non vivrò più nel terrore”. Asia Argento, ospite stasera di Live Non è la d’Urso, avrà finalmente modo di parlare di Harvey Weinstein. Come ben sapete, l’attrice e regista romana è stata una delle sue grandi accusatrici. E così, tra le pagine di FQMagazine, ha voluto ringraziare pubblicamente la giuria di New York che ha riconosciuto, proprio in questi giorni, la colpevolezza del produttore di Hollywood.

Asia Argento: “Harvey Weinstein è uno stupratore condannato”

“Mi sento vendicata. Non soltanto io ma tutte le donne che hanno lottato per la giustizia […] Mi sento vendicata nei confronti di tutti quegli uomini e pure quelle donne che in Italia mi hanno chiamato ‘prostituta’ solo per aver raccontato la verità su quanto mi era accaduto quando avevo 21 anni”, ha affermato ancora Asia Argento.

“Harvey Weinstein è adesso uno stupratore condannato”, ha inoltre scritto l’attrice italiana su Instagram. “Un grazie a tutte le donne coraggiose”, ha aggiunto. “Questo è anche per te Anthony”, ha detto riferendosi al compianto compagno: Anthony Bourdain.

I dettagli della condanna a Weinstein

Dopo 49 giorni di processo e 26 ore e mezzo di camera di consiglio, la corte del tribunale di Manhattan ha incriminato Harvey Weinstein per due reati su cinque: crimine sessuale e stupro di terzo grado. Ma l’ex produttore cinematografico, 67 anni, è stato assolto dall’accusa peggiore: quella di “predatore sessuale”, cioè di violentatore seriale, che gli sarebbe potuto costare una quasi certa condanna all’ergastolo.

Pechino Express

Proprio di recente, avevamo rivisto Asia Argento in onda su Rai2 con Pechino Express. Dopo essersi rotta il ginocchio però, ha dovuto lasciare la gara. Durante le pochissime puntate, ha anche avuto modo di ricordare Anthony Bourdain, portando con sé la sua kefiah per tutto il viaggio. Intervistata da Vanity Fair, sotto questo aspetto ha raccontato:

Mi sono subito accorta che era molto utile per vari motivi, coprirsi per entrare nel tempio, ma anche come cuscino: era diventata la mia copertina di Linus. Anthony era un grandissimo viaggiatore, anche se un viaggio come Pechino non lo ha mai fatto. In compenso, amava tantissimo la Thailandia e ci eravamo ripromessi di andarci insieme un giorno: è per questo che era impossibile non sentirlo vicino. Sapevo che era felice per me in quel momento del viaggio. Mi accompagna sempre e non mi lascia mai.

 

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