Patrizia De Blanck ha difeso un amico gay dagli squallidi insulti di un omofobo allontanandolo a colpi di ombrello. La ex concorrente del Grande Fratello Vip ha raccontato la vicenda intervistata da Affari Italiani.
La Contessa de Blanck sta andando, la mattina di domenica 2 maggio, al supermercato nel quartiere Fleming di Roma in compagnia del suo amico influencer e opinionista Lorenzo Castelluccio.
Ad un certo punto un uomo sulla cinquantina ha incominciato ad offendere il ragazzo: “Ma come ti vesti froc*o di merd*…”. A questo punto, di fronte all’aggressione verbale, Patrizia ha replicato sferrando una ombrellata all’omofobo:
Sono stanca di questi omuncoli frustrati e repressi. Si permettono di giudicare e offendere, ancora oggi nel 2021, una persona soltanto perché veste in modo colorato e non in nero, blu o grigio. È l’ora di farla finita perché i tempi e la società sono cambiati.
Per questo motivo ho voluto rendere noto l’accaduto. Dopo la mia ombrellata quell’uomo è fuggito come una bambina terrorizzata dal lupo cattivo. Il classico vigliacco che prima lancia il sasso e poi, quando vede una reazione che non si aspettava da parte di una donna, scappa a gambe levate.
Ringrazi il cielo che ho un problema all’anca altrimenti lo avrei inseguito per dargliene altre. Non è possibile che in Italia ancora oggi si possa essere giudicati e quindi scherniti e discriminati per il modo di vestirsi come accade spesso anche alle ragazze in minigonna e tacchi alti.
Ma dove viviamo? Siamo in uno stato libero dove chiunque può vestirsi come vuole e non dovrebbe per questo preoccuparsi di essere schernito da qualcun altro. Episodi di intolleranza e di discriminazione sempre più frequenti.
Sono in prima linea nella lotta contro tutte le discriminazioni. Non ne faccio una ragione politica perché non mi interessa, ma di principio e di diritto a potersi esprimere come uno vuole e a poter vivere la propria vita o la propria sessualità come meglio preferisce.
Protagonista dell’episodio, suo malgrado, è stato Lorenzo Castelluccio, sconvolto da ciò che è accaduto:
Sono esterrefatto, ho sentito urlare delle offese alle mie spalle ma non pensavo fossero dirette a me, scaturite a causa del mio abbigliamento di colore rosso.
Patrizia se ne è accorta prima di me. Quando mi sono voltato sono stato preso alla sprovvista. Quell’uomo ha espresso contro di me tutto il suo odio e il suo disprezzo senza neppure conoscermi.
Dovremmo avere tutti un’amica come Patrizia de Blanck o avere la sua prontezza di riflessi. Nel 2021, in Italia c’è ancora chi si scandalizza e si permette di offendere, discriminare, etichettare.
E fare violenza su qualcun altro soltanto perché vestito con abiti colorati, appartenente al mondo lgbt, portatore di disabilità oppure, nel caso di ragazze, perché indossano la minigonna o un vestito corto.
Evitando ogni tipo di strumentalizzazione ideologica, il mio pensiero dovrebbe essere scontato ma, a quanto pare, non lo è. Tutti dovremmo restare allibiti di fronte ai gravissimi fatti di cronaca che riportano di giovani cacciati di casa dai genitori per il loro orientamento sessuale.
O che si suicidano perché gay e non accettati o derisi sia dalle proprie famiglie sia da bulli. Così come accade a disabili presi di mira o a ragazze ‘colpevoli’ di essersi vestite in modo considerato provocatorio.