Giorgia Meloni, omicidio Maria Paola: “Violenza contro i gay, Stato intervenga”, ma fa la “guerra” al DDL Zan

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L’omicidio della giovane Maria Paola, uccisa dal fratello perché innamorata di un uomo trans, ha sconvolto tutti. Giorgia Meloni, così come ci fa notare il buon Federico Boni per Gay.it, ha dimostrato ancora una volta di non essere a fuoco rispetto ad alcune situazioni, evidenziando più una probabile volontà di “esserci” a discapito del contenuto.



Giorgia Meloni, omicidio Maria Paola: quelle dichiarazioni “stridenti”

Sappiamo bene quanto Giorgia Meloni non approvi la legge contro l’omotransfobia e la misoginia. L’ha dichiarato apertamente fin troppe volte ed in sedi differenti. Alcuni mesi fa, ha avuto perfino il coraggio di sostenere che gli omosessuali in Italia, oggi, non siano discriminati.

La Leader di Fratelli d’Italia oggi ha invece voluto dedicare un pensiero e una preghiera “per Maria Paola, strappata alla vita a 20 anni per mano di suo fratello”.



Poi ha aggiunto:

Tanta la violenza che si cela dietro questa inaccettabile morte: da quella contro gli omosessuali e quella sulle donne. Ma anche quella indegna idea che una donna non possa scegliere per sé stessa e che abbia bisogno del permesso di qualcuno per essere libera. C’è una violenza atroce che dilaga tra i giovani e che continua a sfociare in simili episodi. Un inaccettabile degrado che abbiamo il dovere di arginare al più presto. Lo Stato deve tornare a farsi sentire e dare il messaggio chiaro che la violenza non è tollerata e chiunque la pratichi ne dovrà rispondere davanti alla legge. Ora pena esemplare per questo schifoso assassino.



Alessandro Zan, ha replicato duramente alle sue dichiarazioni:

Giorgia Meloni su omicidio Maria Paola dice che lo Stato deve essere presente e non può tollerare violenza. Concordo: ritiri pregiudiziali di costituzionalità e gli emendamenti alla legge contro l’omotransfobia. I fatti salvano vite. Non le parole.