Adua Del Vesco è stata la protagonista della linea della vita del nuovo daytime del Grande Fratello Vip. L’attrice scrive con il pennarello il suo vero nome: Rosalinda. “Ero una bambina molto timida e molto riservata…”, poi il racconto continua.
Ho iniziato a fare delle sfilate sotto consiglio di mia madre ma quando mi trovavo su quel palco volevo sprofondare, mi vergognavo tremendamente. (fonte: blogtivvu.com) Non era per me usare la mia bellezza per emergere. Dopo ho deciso di ribellarmi ed ho incominciato a studiare teatro. Mi affascinava interpretare diversi ruoli, forse per il mancato coraggio che avevo di esprimere diverse parti di me.
Nel 2010 arriva Giuliano:
L’unico amore della mia vita, lui conosce il bello e il peggio di me.
Negli stessi anni inizia la carriera d’attrice:
Dal 2010 in poi c’è un periodo bruttissimo segnato da momenti complessi. Ho messo in scena una sorta di teatrino, prima con Massimiliano e poi con Gabriel. (fonte: blogtivvu.com) E’ stato molto difficile dirlo al mio ragazzo. Permettere di trovarmi nelle copertine mentre bacio un altro con un ragazzo in casa è stato un gesto di grandissimo egoismo.
Tutto ciò che ho fatto di bello a livello lavorativo, non è paragonabile a tutta la sofferenza che io ho vissuto in quegli anni. Adua è un nome pieno di maschere, bugie, menzogne… la mia vita la voglio veramente vivere per quello che sono. Sono una persona nuova e so la forza che ho dentro.
Adua Del Vesco durante gli anni di maggiore successo, ha dovuto anche fare i conti con l’anoressia, così come raccontato pure al Grande Fratello Vip:
Sto bene ma alterno momenti. Perché quando per sei anni hai quella voce che ti martella, a volte rispunta. Sarei falsa a dire il contrario però adesso ho imparata a gestirla. Avevo il terrore dei carboidrati. Anche se solo la mia forchetta toccava una briciola di pane o stava vicino alla pasta io entravo nel panico. Ho tolto tutti i carboidrati e mangiavo solo la frutta. (fonte: blogtivvu.com) Poi ho levato anche quella. Una cosa sbagliatissima, un’alimentazione sbilanciata alla quale mio corpo non era più abituato.