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Fabrizio Frizzi, le parole di Pupo: “Gli ipocriti che ti rimpiangono un giorno ti avevano accusato!”

di Valentina Gambino

Pubblicato il 2018-03-28

Mentre gli amici del mondo dello spettacolo e la gente comune piangono la tragica scomparsa di Fabrizio Frizzi, Pupo sui social ricorda il collega puntando il dito contro alcune personalità di Viale Mazzini: “[…] Abbiamo condiviso momenti professionali meravigliosi e altri, privati, in cui mi raccontavi le tue sofferenze e le angosce che gli ipocriti …

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Mentre gli amici del mondo dello spettacolo e la gente comune piangono la tragica scomparsa di Fabrizio Frizzi, Pupo sui social ricorda il collega puntando il dito contro alcune personalità di Viale Mazzini: “[…] Abbiamo condiviso momenti professionali meravigliosi e altri, privati, in cui mi raccontavi le tue sofferenze e le angosce che gli ipocriti che oggi ti rimpiangono, ti avevano causato. Non ho parole fratello” scrive il cantante.

Pupo contro la Rai ricorda Fabrizio Frizzi

“Soltanto due anni fa, eravamo insieme qua, alle cascate del Niagara. Abbiamo condiviso momenti professionali meravigliosi ed altri, privati, in cui mi raccontavi le tue sofferenze e le angosce che gli ipocriti che oggi ti rimpiangono, ti avevano causato. Non ho parole fratello”, scrive Pupo. Raggiunto dal Corriere della sera, il noto cantante ha voluto chiarire il significato del suo messaggio.

“Mi dà fastidio l’ipocrisia. Non delle persone comuni, che si commuovono davvero e provano sincere emozioni. Ma quella di certa dirigenza Rai, che se ne frega dei rapporti umani, è cinica, ti sta vicino solo quando gli servi perché hai successo. In Rai ci sono persone che hanno fatto dannare Fabrizio, che soffriva per le ingiustizie subite, pativa le ritorsioni, doveva ingoiare rospi. E io penso anche che certe angosce influiscano anche sulla salute”.

Pupo ricorda Fabrizio Frizzi: “Era leale e rispettoso!”

Pupo inoltre ha voluto precisare perché abbia voluto spendere parole simili in una giornata segnata dal lutto per la morte di Fabrizio Frizzi: “Anche se oggi non lo dice nessuno, io penso che sia giusto ricordarlo, così magari in futuro ci sarà qualcuno che eviterà di parlare. Non ho problemi a dire che in Rai c’è gente che si dovrebbe vergognare, e non mi riferisco ai colleghi”. La rabbia poi h lasciato il posto alla dolcezza dei ricordi:

“Ci conoscevamo da sempre, quando lui iniziava a fare tv, io iniziavo a fare musica. Poi in quarant’anni ci siamo incrociati tantissime volte, abbiamo fatto tante cose insieme, abbiamo passato tanto tempo insieme. Abbiamo fatto anche molti spettacoli per gli italiani all’estero, io cantavo e lui conduceva. A volte invertivamo anche i ruoli […] Era rispettoso, molto corretto, sempre leale. Era forte ma fragile, ho il dolce ricordo di una persona perbene”.

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