Eva Robin’s (tra le potenziali concorrenti della quarta edizione del Grande Fratello Vip) è stata ospite di Caterina Balivo durante l’appuntamento televisivo con “Vieni da me”, in onda su Rai1 nella giornata di ieri, mercoledì 30 ottobre 2019.
Nel corso dell’intervista, Eva Robin’s ha raccontato molti aspetti inediti della sua vita, compresi i ricordi legati all’infanzia:
Ho avuto una bellissima infanzia tranne una brutta esperienza in un collegio quando avevo sei anni. Ricordo che raccontai a mamma che mi legavano a letto. Ho dei ricordi sfocati.
Nata Roberto Coatti, ha parlato anche del suo rapporto con i genitori:
Mia madre è stata la mia fortuna mi chiamavo Roberto, Robertino. Per la mia mamma ero il bambino più bello del mondo. Mia madre è l’uomo che non sono stata io: è stata tosta, l’ho vista solo due volte in gonna, dava del filo da torcere. È stata la prima pecora nera della famiglia. Mio padre era birichino, non gli bastava mai una donna. Ho conosciuto alcune sue donne.
Quando Eva ha capito di sentirsi donna a 360°, ha iniziato ad assumere ormoni, senza mai sottoporsi alla chirurgia estetica per il cambio totale di sesso:
Tutto è avvenuto nell’adolescenza ero molto pasoliniana come genere. Mi iniziarono a chiamare Eva. Un mio vicino gestiva il reparto degli ormoni in ospedale e così a 14 anni mi facevo iniettare questi ormoni per bloccare la crescita maschile. Mia mamma non sapeva nulla, ma se n’è fatta una ragione. Mio padre invece mi ha sempre chiamato Roberto e non se ne è mai fatto una ragione. Ho avuto le mie gratificazioni anche altrove. Mi sono preso le mie rivincite: una volta in ospedale me lo trovo con il capello lungo metà bianco e metà biondo. Mi disse: ma lo sai che non avevano capito qui che sono un uomo.
Poi gli esordi al fianco di Amanda Lear e l’annuncio: sta per sposarsi. Eva Robin’s però, non rivela l’identità della sua futura moglie:
Sono lì lì per sposarmi. Con chi? Purtroppo… non è un uomo. Io ho sempre avuto una predisposizione verso la natura femminile, ma non a livello carnale. Con questa donna ci vogliamo bene da 25 anni, chissà… Il nome? Meglio di no, a Bologna è abbastanza conosciuta: vorrei proteggerla. Vedremo quando saremo pronte”.