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Emanuela Orlandi – Il Caso è aperto: sul Nove, il fratello “simbolo delle persone scomparse” VIDEO

di Emanuela Longo

Pubblicato il 2019-09-30

Nella prima serata di oggi 30 settembre, sul Nove andrà in onda lo speciale Emanuela Orlandi – Il caso è aperto. A 36 anni dal misterioso caso di cronaca non ancora risolto, Nove si addentra nel giallo legato alla scomparsa della giovane Emanuela, cittadina vaticana appena 15enne della quale si sono perse le tracce per …

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Nella prima serata di oggi 30 settembre, sul Nove andrà in onda lo speciale Emanuela Orlandi – Il caso è aperto. A 36 anni dal misterioso caso di cronaca non ancora risolto, Nove si addentra nel giallo legato alla scomparsa della giovane Emanuela, cittadina vaticana appena 15enne della quale si sono perse le tracce per sempre il 22 giugno 1983. L’appuntamento con la sua storia, è per questa sera dalle ore 21.25 circa. Ecco le anticipazioni sulle testimoniale e le parole del fratello Pietro, da sempre in prima linea nella ricerca della verità sulla sparizione della sorella.

Emanuela Orlandi, lo speciale sul Nove

Nove cerca di fare luce sulla scomparsa di Emanuela Orlandi partendo dalle importanti testimonianze, documenti d’indagine, intercettazioni originali del caso e le immagini concesse dalla famiglia della ragazzina. Tra le testimonianze dello speciale ci sono quelle dei giornalisti Andrea Purgatori, Fiorenza Sarzanini del Corriere della Sera, del procuratore Giancarlo Capaldo, dell’avvocato Laura Sgrò, del fratello di Emanuela, Pietro Orlando.

Grazie al loro contributo, e a quello di tanti altri, il nastro del tempo viene riavvolto per narrare la storia di un’assenza che perdura da oltre 30 anni, in un viaggio tra ipotesi di verità illusorie e colpi di scena sconcertanti. L’ultima svolta, poi disattesa, è avvenuta la scorsa estate con il ritrovamento di ossa presso la Nunziatura Apostolica.

Le parole del fratello Pietro

La famiglia della ragazza cerca con ogni mezzo e con coraggio di tenere vivo e attuale il caso, perchè “finché non ho il corpo di Emanuela per me è un dovere cercarla viva. È diventata anche il simbolo di tutte le persone scomparse. In tutte le manifestazioni, le petizioni che abbiamo fatto, io ho sempre voluto che la voce di Emanuela potesse anche essere la voce di tutte queste altre persone”, ha spiegato il fratello Pietro Orlandi.

Lo stesso Pietro ricorda: “I miei genitori non c’erano quel giorno. Ad un certo punto Emanuela mi ha chiesto di accompagnarla a scuola di musica perchè faceva caldo e non le andava di prendere l’autobus”, ha raccontato. Questo fece scaturire una discussione tra i due: “C’è stata una discussione sulle porta di casa, fece il movimento con la mano tra i capelli, uscì dalla porta di casa e andò via. In quel momento non avrei mai pensato che quello sarebbe stato l’ultimo giorno”.

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