L’ex pm Maria Angioni, indagata per false dichiarazioni nell’ambito dell’inchiesta sul caso Denise Pipitone, non intende indietreggiare di un solo passo rispetto alle sue precedenti dichiarazioni. Le indagini a suo carico si sono concluse e i pm siciliani sarebbero pronti a chiedere il rinvio a giudizio.
Dopo la notizia secondo la quale rischierebbe il processo, l’ex pm Angioni, tra le prime a indagare sulla scomparsa di Denise Pipitone, ha rotto il silenzio e secondo quanto dichiarato da Fanpage.it ha dichiarato:
Se ritrattassi e, abiurando, dichiarassi che quanto ho detto al Pm non è vero, il procedimento penale a mio carico si chiuderebbe subito. Io voglio il processo: è una cosa che devo, a me e a tante altre persone che hanno diritto a giustizia e verità.
L’ex pm, oggi giudice del lavoro a Sassari, ha proseguito:
Io ora sto studiando e valuterò tutti gli atti, anche quelli contenuti nei numerosi stralci a mod. 44 (notizie di reato a carico di persone ignote, ndr) e mod. 45 (registro atti che non costituiscono notizie di reato, ndr) che disposi all’epoca per esigenze di particolare segretezza, e ho già depositato una denuncia penale per falsità materiale in atto pubblico.
Il riferimento è alla denuncia presentata contro gli stessi pm che indagano sulla sparizione di Denise Pipitone. Una decisione che l’ex pm Angioni avrebbe preso proprio dopo l’atteggiamento adottato nei suoi confronti:
Non so se questo ha portato all’avviso di garanzia, ma so che dopo avere reso sommarie informazioni mi aspettavo di essere indagata.