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Burn Notice – Duro a morire: la terza stagione dal 28 maggio su FX

di Caterina Cerretani

Pubblicato il 2010-05-28

Se lavori nei servizi segreti e all’improvviso vieni bruciato (cioè vieni fatto fuori dal sistema) puoi dire addio alla carriera, alla pensione e alla tua stessa vita. Perchè in pratica è come se fossi stato cancellato dal pianeta. Questa è la storia di Michael Westen (Jeffrey Donovan, Touching Evil), agente operativo della CIA che, dopo …

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Se lavori nei servizi segreti e all’improvviso vieni bruciato (cioè vieni fatto fuori dal sistema) puoi dire addio alla carriera, alla pensione e alla tua stessa vita. Perchè in pratica è come se fossi stato cancellato dal pianeta.
Questa è la storia di Michael Westen (Jeffrey Donovan, Touching Evil), agente operativo della CIA che, dopo dieci anni di servizio, nel bel mezzo di una segretissima e pericolosa operazione in Nigeria, scopre improvvisamente di aver ricevuto una “burn notice” (una notifica di licenziamento) a cui consegue l’immediata espulsione dei servizi segreti ed il congelamento dei propri conti bancari.

Abbandonato da tutti, Michael è costretto a rifugiarsi a Miami, sua città natale, senza un soldo, senza conoscere il motivo del suo licenziamento, senza riuscire a mettersi in contatto con qualche responsabile della CIA. Anzi si sta rendendo conto che l’agenzia lo sta pedinando misteriosamente.
Per sopravvivere decide di guadagnare iniziando a condurre investigazioni private grazie alla sua esperienza e agli unici contatti che gli sono rimasti a Miami: la madre Madeline (Sharon Gless, il detective Christine Cagney in “Cagney & Lacey”), incallita fumatrice e ipocondriaca, che cerca in tutti i modi di passare più tempo possibile con suo figlio con il quale ha sempre avuto un rapporto problematico, il suo vecchio amico Sam (Bruce Campbell, ex protagonista della saga cinematografica de La casa), un informatore della CIA mantenuto da una ricca ereditiera e la sua ex-ragazza Fiona (Gabrielle Anwar, The Tudors, Profumo di Donna), una ex-volontaria dell’IRA ancora innamorata di lui, grande esperta di esplosivi, pedinamenti, inseguimenti, armi da fuoco e combattimenti corpo a corpo.

Fra una visita a mamma Madeline, un ritorno di fiamma con Fiona e un’indagine più o meno pericolosa, nel corso di tutta la prima stagione Michael si impegna per scoprire chi ha emanato la sua “burn notice” e perché.

Il mistero non è ancora stato risolto e sebbene Michael abbia individuato qualche prezioso indizio, le ragioni e l’identità di chi ha bruciato la sua copertura, lo ha condannato a morte certa (senza immaginare che lui sarebbe stato tanto abile e tanto fortunato da cavarsela ugualmente), gli ha svuotato il conto in banca e ha espropriato tutto ciò che possedeva, restano un segreto.

Nella seconda stagione vediamo Michael alle prese una donna legata al suo passato che ha bisogno di lui come investigatore ma che in realtà sembra sia implicata nella sua storia molto più di quanto sembri.
Fra rapitori russi, ex colleghi ‘bruciati’ come lui e pronti a collaborare alla sua ricerca della verità,fra trafficanti di droga e richieste d’aiuto di vario genere, dovrà impegnarsi parecchio per raccogliere indizi utili alla soluzione del puzzle e per sopravvivere ad ogni nuova sfida.

Nell’ultimo episodio (“Il minore fra i mali è il diavolo”) scopre la verità sull’organizzazione della donna e questo mette in pericolo lui e le persone che gli sono vicino.

L’avvio della terza stagione di Burn Notice, presentato al Telefilm Festival 2010, ripropone i punti di forza della serie, arricchendoli di nuovi significati, prima fra tutti la ferma volontà di Michael di riabilitare la propria immagine e di riprendere in mano la propria vita
L’incipit della terza stagione è il puntuale prosieguo dell’adrenalinico finale di stagione: Michael viene arrestato dalla polizia, e a trarlo d’impaccio arriverà un suo vecchio amico pronto a coinvolgerlo nell’ennesima missione ai limiti dell’impossibile. E’ con il secondo episodio della serie, però, che si entrerà più in profondità in quelli che, presumibilmente, saranno i temi portanti della stagione: inizia infatti la persecuzione di una agente che ha messo gli occhi su Michael e spera di dimostrare il suo ruolo nei recenti episodi di violenza che hanno sconvolto Miami.

Da questo primo scorcio, la serie creata da Matt Nix sembra proseguire sul sentiero già tracciato: adrenaliniche scene d’azione, supportate da una regia dinamica e spigliata, grazie a cambi di scena dinamici e inquadrature non convenzionali, che contribuiscono a mantenere sempre serrato il ritmo della narrazione.
Anche per quanto riguarda la caratterizzazione dei personaggi, già ben avviata con le due stagioni precedenti, pare una giusta scelta quella di posizionarsi vicinissimi alla soglia del caricaturale, mettendo l’accento sui tratti più estremi e ironici dei protagonisti.

Nonostante l’impronta umoristica data alla vicenda, Michael è protagonista di riflessioni non banali, che aprono a temi importanti come la responsabilità individuale, l’abnegazione ad una causa nonostante tutto, e la difficoltà di corrispondere alle aspettative che gli altri hanno su di noi; questioni sempre trattate con la dovuta leggerezza, ma non per questo liquidate con superficialità.

Oltre a questo va anche segnalata la forte componete ironica che troviamo in ogni puntata, come se Nix, volesse ispirarsi alle serie e film polizieschi del passato (come Miami Vice o Magnum PI), ma anche prenderli in giro.

La terza stagione andrà in onda dal 28 maggio (con l’episodio “Amici e famiglia”) ogni venerdì alle 22.45 su FX.

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