Barbara d’Urso non è più quella di una volta. O meglio, la nota conduttrice resta assolutamente la stessa, nel suo inimitabile ed instancabile stile. Ad essere venuta meno è una certa popolarità che un tempo era scandita maggiormente anche dal grande numero di impegni televisivi in cui era coinvolta.
C’è stato un momento abbastanza recente nella carriera di Barbara d’Urso, durante il quale la conduttrice era diventata praticamente onnipresente. Pomeriggio 5, Domenica Live e Live Non è la d’Urso nella medesima giornata, e poi la fiction La Dottoressa Giò.
Gran parte della programmazione settimanale dell’ammiraglia Mediaset era caratterizzata dalla sua presenza, per alcuni rassicurante, per altri ingombrante. Poi però qualcosa è all’improvviso cambiato.
La cancellazione di ben due dei tre programmi da lei condotti, il cambio radicale nella linea editoriale e la minore popolarità come diretta conseguenza, hanno contribuito ad indebolire mediaticamente la figura di Barbara in tv.
Il tema è stato oggetto dell’ultima puntata di TvTalk andata in onda ieri su Rai3 nel corso della quale il critico Riccardo Bocca si è lanciato in una spietata critica nei confronti della conduttrice:
Il tema non è il cambiamento della sua linea editoriale che, vorrei rassicurare tutti, garantisce alte dosi di peggio. Qui c’è un altro tema. Il tema è che la perdita della centralità mediatica di Barbara d’Urso è l’amputazione peggiore immaginabile per una staca-conduttrice come lei. A me dispiace perché sento dell’empatia. La abbraccio col cuore.
A prendere le distanze dalle parole di Bocca è stato il padrone di casa Massimo Bernardini che ha chiosato così la parentesi dedicata alla d’Urso:
La mia, Barbara, è vera empatia, la sua (quella di Bocca, ndr) è falsa.