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Perché Stefania Nobile è stata in carcere? Accuse, processo e ruolo della madre Wanna Marchi

di Emanuela Longo

Pubblicato il 2023-10-10

Nell’ottobre 2013, Stefania Nobile, figlia di Wanna Marchi, è tornata ad essere una donna libera. La donna era stata accusata di truffa e associazione a delinquere. Entrata in carcere nel 2009 dopo un anno e mezzo era stata ammessa alla detenzione domiciliare ed aveva poi usufruito di indulto e quanto ridotto dalla Cassazione, arrivando ad …

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Nell’ottobre 2013, Stefania Nobile, figlia di Wanna Marchi, è tornata ad essere una donna libera. La donna era stata accusata di truffa e associazione a delinquere. Entrata in carcere nel 2009 dopo un anno e mezzo era stata ammessa alla detenzione domiciliare ed aveva poi usufruito di indulto e quanto ridotto dalla Cassazione, arrivando ad una pena definitiva di circa 4 anni. 

Stefania Nobile e la sua vicenda giudiziaria (con la madre Wanna Marchi)

Stefania Nobile

Qual è la vicenda giudiziaria che ha riguardato Stefania Nobile? Per anni la donna ha assunto il ruolo di spalla destra della mamma Wanna Marchi nelle televendite di prodotti cosmetici ed esoterici. Da spalla ha poi avuto col tempo un ruolo sempre più attivo (ed aggressivo) nei confronti del telespettatore. 

Nel dicembre del 2001, Stefania Nobile venne arrestata insieme alla madre per la sua presunta partecipazione alle attività della società Ascié S.r.l. e Anidene S.r.l., coinvolte in truffe televisive e nell’organizzazione dei centralinisti che perpetravano le frodi.

Inizialmente agli arresti domiciliari, successivamente lavorò come cameriera nel locale del suo fidanzato. Dopo un anno di detenzione preventiva, tentò senza successo di lanciare un video-blog con opzioni di acquisto online. Successivamente, incontrò Davide Ivan Lacerenza, che diventò il suo fidanzato e la assunse presso il ristorante “La Malmaison” di Milano. In seguito, Stefania Nobile affermò di essere “rinata a nuova vita”. Dopo la condanna, trascorse alcuni mesi in prigione prima di essere ricoverata in una clinica a causa di gravi problemi di salute, ottenendo successivamente gli arresti domiciliari.

La rivelazione dello scandalo legato alle televendite, condotte da “Striscia la Notizia”, mise in luce le truffe realizzate insieme alla madre Wanna Marchi e al presunto mago Mario Pacheco Do Nascimento. Questi vendevano numeri fortunati per il lotto, talismani, amuleti e kit contro influenze maligne. Si scoprì che la Asciè S.r.l. aveva indotto molte persone a pagare somme considerevoli in cambio di bustine di sale da cucina, rametti di edera e altri oggetti, presentati come amuleti contro il malocchio.

In una intervista al Corriere di Bologna del settembre 2022, Stefania Nobile non si dice affatto pentita:

Dopo 9 anni di carcere, non abbiamo bisogno di redenzione […] Se cambieremmo alcune delle scelte fatte? Nulla. Non mi pare che lo Stato abbia smesso di far giocare i cittadini ai numeri del Lotto. Eppure, conosco gente che in quel modo ha perso la casa. Se non fa un passo indietro lo Stato, non vedo perché Wanna Marchi dovrebbe pentirsi. E poi, se si trattava davvero di persone senza soldi, che si sono indebitate, come hanno raccontato in tribunale, come mai all’epoca riuscirono a pagare 300 milioni di lire ad un mago? Questa è una storia vecchia, per cui abbiamo già scontato 9 anni di carcere.

Ed a proposito degli anni di detenzione:

Anni tremendi. Il carcere andrebbe discusso e argomentato. Nonostante una pena così severa, siamo uscite sane da questa esperienza e abbiamo ripreso in mano la nostra vita, ricominciando a lavorare. Eppure, è rimasto su di noi il marchio del sale e dei numeri. Anche se le stesse cose, in Italia, continuano a farle tanti altri: di maghi in televisione continuano a vedersene. Forse lo Stato dovrebbe chiedere a Wanna Marchi di insegnare alle persone come non farsi fregare dai maghi.

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