Amici
Amici 9, i finalisti: Pierdavide Carone, il vincitore… di Sanremo. Il cantautore ha portato alla vittoria Valerio Scanu ed ha scritto il libro del talent
Massimo Galanto 28/03/2010
Originale, sensibile e geniale. Autore di testi e musica (ma anche del libro di Amici “I sogni fanno rima”) e interprete di brani altrui. Pierdavide Carone, nato a Roma ma vissuto in Puglia, a Palagianello (Taranto), ha colpito positivamente il pubblico e la critica trasversalmente. La sua vittoria finale sarebbe meritata (come, d’altronde quella degli […]
Originale, sensibile e geniale. Autore di testi e musica (ma anche del libro di Amici “I sogni fanno rima”) e interprete di brani altrui.
Pierdavide Carone, nato a Roma ma vissuto in Puglia, a Palagianello (Taranto), ha colpito positivamente il pubblico e la critica trasversalmente. La sua vittoria finale sarebbe meritata (come, d’altronde quella degli altri finalisti) ma difficilmente si concretizzerà. Maggiori possibilità (anche qui, però, la concorrenza non è da poco) sembra averle per il premio della critica (50mila euro).
Dal carattere schivo e riservato, intelligente e ironico, Pierdavide si è fatto notare per le canzoni “La ballata dell’ospedale” , “Jenny” e “Una canzone pop”. In realtà, molte sono state le sue creazioni artistiche che, durante la stagione televisiva, ha presentato al grande pubblico.
Ha vinto la sessantesima edizione del Festival di Sanremo come autore, scrivendo il testo di “Per tutte le volte che” eseguita da un ex Amici, Valerio Scanu.
Pierdavide ha legato nel tempo con il cantautore Enrico e col ballerino Stefano. E si è innamorato della ballerina Grazia, per la quale si è immolato in un ballottaggio durante una puntata serale, uscendone, però da vincitore. Per tale motivo, qualcuno, gli ha affibbiato l’ingiusto appellativo di “cagnolino” della danzatrice campana. Accusato di non trasmettere emozioni anche per il fatto di cantare con gli occhi chiusi, invece, Pierdavide mostra sensibilità e sentimento quando pronuncia, rispettandole, le parole che ha scelto per comporre il testo.
Nella prima fase del programma Pierdavide ha mostrato affinità e stima nei confronti del tenore Matteo, con il quale, però, negli ultimi tempi il rapporto si è incrinato. Così, colui che fa “l’amore in tutti i luoghi e in tutti i laghi” si è prodotto in offese, talvolta pleonastiche, nei confronti del tenore, accusato di finto buonismo. Da ricordare anche l’attacco perpetrato da Pierdavide nei riguardi di Alessandra Celentano, che ha rischiato di procurargli una punizione (la maestra di danza classica ha sorvolato e sono giunte le scuse pubbliche dell’allievo).
Il cantautore pugliese ha dimostrato di possedere – a dispetto di quanto comunemente si dica – una buona voce, accompagnata da una discreta tecnica, e di adattarsi a vari generi musicali.
Apprezzato e sostenuto da Grazia di Michele, dista un abisso dai cantanti che nelle scorse edizioni avevano ottenuto l’appoggio dell’insegnante nemica di Marco Carta e di Valerio Scanu. Con la presenza di Pierdavide, tanto per capire, i ricordi di Mario Nunziante e di Pasqualino Maione si affievoliscono ulteriormente.
Quando canta “La ballata dell’ospedale” la voce di Pierdavide ricorda quella di Rino Gaetano. L’allievo della scuola di Amici ha buone possibilità di fare strada nel mondo del cantautorato italiano, che necessita della sua originalità. Tra le prove migliori, vi proponiamo, la più recente: si tratta del brano intimistico e delicato, contenuto nel suo primo ep “Una canzone pop”, prodotto dalla Sony, in uscita il 30 marzo, “Di notte”.