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Valerio Scanu scambiato per Marco Carta? ‘Io so cantare!’, l’inutile (nuova) polemica del web

di Valentina Gambino

Pubblicato il 2015-04-23

Secondo me esiste il partito: “mettiamo gli estimatori di Marco Carta contro quelli di Valerio Scanu e viceversa”. Lo so, sarebbe troppo lungo come titolo di un nuovo partito online, ma è quello che spesso, chi scrive (sulla carta stampata e non) rischia di fare ogni volta che ne ha occasione. Di recente, Novella 2000 …

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Secondo me esiste il partito: “mettiamo gli estimatori di Marco Carta contro quelli di Valerio Scanu e viceversa”. Lo so, sarebbe troppo lungo come titolo di un nuovo partito online, ma è quello che spesso, chi scrive (sulla carta stampata e non) rischia di fare ogni volta che ne ha occasione. Di recente, Novella 2000 ha pubblicato un piccolo trafiletto di Ivan Rota e la “guerra” mediatica tra le fan di Marco Carta e Valerio Scanu credo fosse (il triste) obiettivo finale dell’intera faccenda. Ecco a seguire il perché.

Si legge sul settimanale: “Nei corridoi Mediaset Giorgia Wurth, interprete della fiction Le tre rose di Eva, incontra Valerio Scanu, lo fissa un po’ e poi prende coraggio e gli chiede: ‘Ma tu sei Marco Carta?’. Il giovane cantante, reduce da L’Isola dei famosi, stizzito per non essere stato riconosciuto, le risponde: ‘No, io so cantare!'”. Analizziamo l’accaduto partendo da un presupposto: noi non eravamo lì, non conosciamo i fatti ma possiamo dirvi (e ipotizzare) un paio di cose: innanzitutto Giorgia Wurth conosce perfettamente Marco Carta quindi, scambiarlo per qualcun altro (a meno che all’attrice manchino delle diottrie) mi appare molto improbabile.

L’attrice ha lavorato proprio con Marco Carta realizzando un cortometraggio di cui l’artista sardo ha curato la colonna sonora. Lavoro (tra le altre cose) presentato anche al Festival di Venezia. Non credo proprio inoltre che Valerio Scanu (avendo imparato a conoscerlo negli anni come artista ma anche come persona) possa dire una battuta presuntuosa di questo tipo. Quello che invece mi impensierisce sempre è la grande capacità che si ha di mettere su “carta” (non Marco!) articoli di questo tipo per poi farli rimbalzare di blog in blog e creare polemiche inutili, guarda caso sempre contro l’immagine di Scanu, tanto amato quanto costantemente bersagliato.

Giorgia Wurth nel suo profilo personale di Facebook ha condiviso un articolo seguito da un “eh vabbè”, che vuol dire tutto e niente, in quanto non ha confermato l’accaduto e nemmeno smentito, certo. Marco Carta e Valerio Scanu invece non hanno dichiarato nulla a tal proposito, ma immagino che non ci sia proprio niente da dire se non “complimentarsi” con tutti coloro che sguazzando con un ghigno di sfida mettono in mezzo i due artisti per creare inutili polveroni.

UPDATE – 24 APRILE

Per dovere di cronaca, riportiamo quando scritto da Giorgia Wurth sulla sua pagina ufficiale di Facebook, ribadendo che questo articolo andava contro certo “giornalismo” e non contro le singole persone.

Buongiorno a tutti (speriamo!).

Premessa: mai avrei pensato di alimentare una polemica su una questione a mio avviso priva di alcuna rilevanza ma solo benzina per becero gossip.

Detto questo, finché si ride e si scherza va bene, ma essere riempita di insulti per qualcosa di assolutamente ingiusto e deviato, ecco questo no. Mi ferisce e mi fa incazzare.

I fatti: è vero che ho scambiato Scanu per Carta, ed è vero che Valerio ha risposto (ironicamente) “no, io so cantare”. Tutto questo è avvenuto davanti a svariati testimoni essendo noi, appunto, in un corridoio di Mediaset. Uno di questi testimoni ha pensato bene di riferire l’accaduto ad un giornalista di Novella 2000 (non certo io per farmi pubblicità, anche perché, mi pare evidente, sarebbe pubblicità negativa. Un autogol insomma).

Ora, è vero che ho conosciuto Marco due anni fa, ma è anche vero che io, ahimé, ho poche diotrie e che, come ben sa che mi conosce, ho pochissima memoria, non guardo la televisione, e non leggo giornali di gossip (sono poco alla moda, me ne rendo conto). Quindi sì, ho fatto una gaffe. E mi dispiace e mi scuso se qualcuno si sia sentito offeso, non era certo mia intenzione (anzi!). Gaffe che tra l’altro ho subito chiarito con Marco Carta privatamente. Marco è stato un signore e, come è naturale, si è fatto una bella risata e la cosa è finita lì (credevo!).

Invece no. Ci pensa Scanu su twitter ad alimentare la questione. Risultato: io divento la cattiva, la bugiarda, la colpevole. E tutte, cartine e scanine, giù a insultarmi. Sbadata sì, smemorata pure, ma bugiarda o arrivista no.

Comunque, chiarito questo, mi pare evidente che le cose serie, e drammatiche, quelle su cui accanirsi davvero e far sentire la propria voce, siano ben altre, purtroppo.

Spero di aver chiarito la faccenda definitivamente, auspico leggerezza e (auto)ironia ma, soprattutto, pace.

Quindi io per tutte le volte che .. ti incontrerò .. ti sorriderò (ma soprattutto mi tapperò la bocca).

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