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Valerio Merola: “Ci sono famiglie che fanno i debiti per far entrare le figlie nel mondo dello spettacolo”

di Simone Morano

Pubblicato il 2011-01-23

A proposito dello scandalo Ruby and company che tanto sta riempiendo le pagine dei giornali, dei telegiornali e dei blog in questi giorni, il Quotidiano Nazionale ha intervistato oggi Valerio Merola, che nel 1991, esattamente vent’anni fa, sulle reti Fininvest conduceva Bravissima. Si trattava del primo talent show. Io non voglio apparire come un frate …

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Valerio Merola

A proposito dello scandalo Ruby and company che tanto sta riempiendo le pagine dei giornali, dei telegiornali e dei blog in questi giorni, il Quotidiano Nazionale ha intervistato oggi Valerio Merola, che nel 1991, esattamente vent’anni fa, sulle reti Fininvest conduceva Bravissima.

Si trattava del primo talent show. Io non voglio apparire come un frate trappista, e pure io subivo il fascino di qualche mia concorrente, al punto che con qualcuna mi sono anche fidanzato. Però il mio non era un concorso di bellezza, ma di bravura. Se una era bellissima ma non sapeva fare niente, io cosa ci facevo?

Merola sottolinea che spesso le ragazze venivano spinte a mettersi in gioco dalle madri.

Le madri più sfacciata si agghindavano come adolescenti, e si atteggiavano a ragazzine. Un po’ erano anche tristi e patetiche. Da allora, comunque, non è cambiato nulla, le madri si comportano sempre allo stesso modo. Ancora oggi esistono due categorie di famiglie. Da una parte ci sono le famiglie che farebbero i debiti, e spesso li fanno, perché le loro figlie possano entrare nel mondo dello spettacolo. Dall’altra parte, invece, ci sono famiglie che farebbero debiti per impedirglielo. All’interno della prima categoria, le mamme sono quelle che spingono con determinazione maggiore, sono le principali sponsor delle figlie.

Merola conclude:

Io dico sempre una cosa: la porta dell’ufficio di un uomo potente che può decidere le sorti di una ragazza deve essere sempre chiusa a chiave. In caso contrario, davanti a quella porta ci sarebbe la fila.

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