logo

Uman Take Control: storia di un reality non riuscito con Veronica Ciardi unica vincitrice

di Emanuela Longo

Pubblicato il 2011-05-10

La vita del reality di Italia 1, Uman Take Control, è stata più breve del previsto. Tutto secondo quanto atteso, in realtà, se si considera che, sin dalla vigilia del debutto, le polemiche attorno al reality tamagotchi, non erano mancate, ma un esordio iniziato male ed una seconda puntata andata ancora peggio, non poteva che …

article-post

La vita del reality di Italia 1, Uman Take Control, è stata più breve del previsto. Tutto secondo quanto atteso, in realtà, se si considera che, sin dalla vigilia del debutto, le polemiche attorno al reality tamagotchi, non erano mancate, ma un esordio iniziato male ed una seconda puntata andata ancora peggio, non poteva che portare al triste epilogo.

Il fallimento totale, dunque, sin dalle prime battute, nel corso delle quali a rischiare sono stati gli stessi concorrenti, gli omini in tuta colorata rinchiusi nel Laboratorio bianco, ridicolizzati fino alle lacrime (e non per le risate). Si era partiti, tutto sommato, col piede sbagliato, o forse sarebbe il caso di dire con la caviglia sbagliata, dopo l’incidente di percorso, a pochi minuti dall’esordio, a scapito dell’ex gieffina Siria De Fazio, costretta così ad uscire dal gioco, portandosi dietro l’amarezza e lo sdegno dei fans, in rivolta in seguito a quelle che sono state definite dagli stessi come “negligenze tecniche” da non sottovalutare.

Ma dall’esordio fino alla chiusura, un po’ tutti sono stati anche consapevoli del fatto che l’intero reality game sarebbe ruotato attorno ad una sola concorrente, Veronica Ciardi. Qui non si tratta di “raccomandazioni”, le stesse accuse più volte rivolte all’ex gieffina dall’ultima eliminata prima della chiusura dell’intera baracca. Si tratta di dati obiettivi, con tanto di numero di fans da non sottovalutare, in grado di sostenere (come era giusto che fosse) la loro beniamina nel bene e nel male, tra prove bislacche e crisi motivate della stessa Ciardi. Ma il fan club della gieffina, seppur vasto, non sarebbe comunque stato in grado di sostenere l’intero programma.

E così, lo spettatore medio senza alcuna preferenza specifica, prova dopo prova, quesito dopo quesito, sapeva già, in modo piuttosto scontato, quale sarebbe stato il risultato finale.

Ci si chiede dunque se, anche nella scelta dei protagonisti, eccezion fatta per qualcuno, realmente lo spettatore fosse interessato a comprendere i meccanismi di un gioco attaccabile da vari punti di vista, sulla base degli omini che lo hanno animato per appena una settimana.

Troppo facile, dunque, scommettere sulle sorti di un programma che, come spiegato dallo stesso Luca Tiraboschi, direttore di Italia 1, ha rappresentato un esperimento non riuscito soprattutto da un punto di vista editoriale.

E per una concorrente che sperava così di rimettersi in gioco dopo l’incidente iniziale, rientrando nuovamente nel Laboratorio, la chiusura del programma rappresenterà, forse, motivo di gioia, per quei concorrenti già stufi di tutine imbarazzanti, pareti bianche, cibo frullato e mancanza di sigarette, perché, alla fine della fiera, ad essere realmente impreparati non sono stati tanto i telespettatori quanto gli stessi concorrenti.

Potrebbe interessarti anche