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TuttoDante, da stasera su RaiDue Roberto Benigni porta la Divina Commedia in tv

di Federico Lanza

Pubblicato il 2013-02-27

A partire da questa sera, approda su RaiDue TuttoDante, lo spettacolo di Roberto Benigni dedicato alla Divina Commedia ed andato in scena la scorsa estate a Firenze in piazza Santa Croce in occasione dell’evento TuttoDante 2012, organizzato da Lucio Presta, con la produzione esecutiva di Arcobaleno Tre e prodotto dalla Melampo. Un evento unico, che …

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A partire da questa sera, approda su RaiDue TuttoDante, lo spettacolo di Roberto Benigni dedicato alla Divina Commedia ed andato in scena la scorsa estate a Firenze in piazza Santa Croce in occasione dell’evento TuttoDante 2012, organizzato da Lucio Presta, con la produzione esecutiva di Arcobaleno Tre e prodotto dalla Melampo. Un evento unico, che ha portato in piazza circa settantamila spettatori, coinvolgendo uno staff di oltre cento persone ed utilizzando, per la prima volta in uno spettacolo simile la spidercam, macchina che ha permesso di immortalare la città di Firenze da un’altezza di 42 metri, offrendo delle inquadrature mozzafiato con dettagli del palcoscenico.

Quello in onda stasera, sarà il primo di dodici appuntamenti in programma dedicati alla lettura e all’esegesi dei canti dell’Inferno, dall’XI al XXII. Dopo il successo de La più bella del mondo, lo show sulla Costituzione italiana che ha appassionato 13 milioni di spettatori, Benigni ha commentato così il successo di TuttoDante: “È il momento di tornare nel profondo abisso. Grazie a Dante assistiamo a uno dei più grandi miracoli letterari, e quando ci si trova dinanzi alla bellezza e alla grandezza nasce in noi una irrefrenabile voglia di farne parte”.

La prima puntata prenderà il via dal Canto XI, in merito al quale ha commentato il mattatore toscano: “Quello meno amato dai critici del passato e non solo, uno dei canti più straordinari per me. Dante ci dirà, con la stessa perizia di uno scienziato, com’è fatto l’Inferno, ci parlerà della sua struttura topografica e morale”, proseguendo: “Parla della finanza, dell’usura, di quei farabutti che ci fregano oggi come ieri. Dante ci ha indicato una via di speranza, andando a scrutare i barlumi, le premonizioni e i tentennamenti dello spirito umano. È riuscito a dare a qualsiasi cosa del visibile e dell’invisibile un nome, a esprimere l’inesprimibile, a dare materia allo spirito. Ha usato lo stesso amore e lo stesso numero di parole per descrivere gli ordini angelici, il fondo del male e l’altezza del bene. A noi non resta che credergli perché lui esige di essere creduto, perché quel viaggio lo ha fatto davvero”.

La critica ha ampiamente applaudito lo spettacolo messo in scena da Benigni; in merito, il Corriere della Sera ha scritto: “Roberto Benigni è ormai diventato una maschera della commedia dell’Arte”. Applausi anche dall’Avvenire, che ha parlato di una “vera lezione sul Sommo Poeta (Dante Alighieri, ndr)”, di “un’esegesi che arriva a tutti, intrisa della saggezza popolare che fa tornare alla mente come Dante fosse da sempre per tutti”, complimentandosi con Benigni che “modula le terzine con garbo, rispettando gli enjambements, il colore delle parole”.

I complimenti all’attore toscano giungono anche da Il Manifesto, che scrive di lui: “Intona tutto a memoria, con consapevole empatia ma senza farsi travolgere, un verso dopo l’altro, analisi logica e analisi magica, una fessura, uno spioncino che si apre piano a volte e si spalanca sull’abisso e fa paura, perché Dante, Benigni lo sa bene, bisogna saperlo più che recitarlo, un monologo interiore…”.

La Nazione, quotidiano fiorentino, ha invece scritto in merito: “Benigni spiega come solo lui sa fare, con incanto e con il cuore, con le parole semplici e piene con cui una mamma insegna al bambino […] non è ancora mezzanotte. E non è finita. La gente non lo molla. Lui torna, sublime giullare, e sono applausi ancora. Cinque minuti di applausi e standing ovation. Grande Benigni. Grazie Benigni”.

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