logo

Trans presa a manganellate a Milano, Federica Sciarelli smentisce la polizia locale: “Non si tratta così una persona!”

di Emanuela Longo

Pubblicato il 2023-05-25

Quello che è accaduto a Milano ieri ha dell’incredibile e del vergognoso insieme. Una donna trans brasiliana è stata immobilizzata e presa a calci e manganellate da quattro (QUATTRO) agenti della polizia locale. Il tutto mentre era inerme, non armata, con le mani ben in vista, come ripreso da un video che riassume, senza bisogno …

article-post

Quello che è accaduto a Milano ieri ha dell’incredibile e del vergognoso insieme. Una donna trans brasiliana è stata immobilizzata e presa a calci e manganellate da quattro (QUATTRO) agenti della polizia locale. Il tutto mentre era inerme, non armata, con le mani ben in vista, come ripreso da un video che riassume, senza bisogno di ulteriori commenti, tutta la violenza adottata dalle forze dell’ordine. 

Federica Sciarelli sul caso della trans presa a manganellate

Federica Sciarelli, conduttrice di Chi l’ha visto, ieri sera si è schierata contro la polizia locale meneghina, con un commento duro che va a smentire categoricamente la ricostruzione fino a quel momento circolata sui fatti terribili avvenuti a Milano.

Intervenendo in diretta durante Chi l’ha visto?, la giornalista ha smentito la notizia secondo la quale la donna trans presa a manganellate avesse importunato dei bambini prima di essere fermata:

Guardate, sapete che cosa è successo? Che la procura ha smentito. Ha detto: no, si tratta solo di schiamazzi. Per questi schiamazzi era stata chiamata la polizia locale. Questo ‘pre’ che la polizia ha dato come informazione non c’era. Ma anche se c’era un ‘pre’, vi pare possibile trattare una persona in questa maniera?

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da QUiD – Queer Identities (@quid.media)

L’appello di Ilaria Cucchi

In queste ore sono in tanti ad essersi scesi in campo, non solo esponenti del mondo politico. In generale serpeggia un sentimento di sdegno, sebbene ci sia chi “giustifica” una simile vergogna. In una intervista al quotidiano La Stampa si è espressa anche Ilaria Cucchi, senatrice e sorella di Stefano Cucchi – morto nel 2009 a seguito delle violenze inflitte dalle forze dell’ordine -, la quale senza mezzi termini ha tuonato:

Si chiama tortura. Non conta nulla quanto possa essere accaduto prima ma solo quella terribile sequenza di colpi che vengono inflitti a freddo. Senza, cioè, una reale colluttazione, alla vittima inerme e indifesa che li subisce tutti senza nemmeno rendersi conto del perché. Provo dolore per le prese di posizione dei colleghi della maggioranza.

La Cucchi ha voluto lanciare un appello accorato (quanto disperato), con l’auspicio che possa raggiungere il centrodestra:

Voglio rivolgere loro un appello con tutto il cuore. Abbandonate, vi prego, ogni tentazione di cedere alla propaganda ignorante, quella che parla alla pancia della gente. Rivedete le vostre posizioni, vi supplico. Riaffermate lo Stato di diritto perché siete al governo. Siete il governo dell’Italia! Non legittimate la sopraffazione del potere sui diritti dei più deboli, dei diversi, degli ultimi

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da Cathy La Torre (@avvocathy)

Potrebbe interessarti anche