logo

Tommaso Labranca VS Emma Marrone: “Arrogante nei modi, sguaiata e canta plagi di pezzi anni 60”

di Valentina Gambino

Pubblicato il 2013-05-23

Partendo dal presupposto che, se non sai chi è Tommaso Labranca ti perdi davvero molto, quando pensi che per adesso, tra le altre cose, scrive anche per Libero ti viene un attimo da riflettere, specie quando ricordi gli esordi di Labranca, ed avevi sul comodino i libri che pubblicava per i tipi di Castelvecchi, che …

article-post

Partendo dal presupposto che, se non sai chi è Tommaso Labranca ti perdi davvero molto, quando pensi che per adesso, tra le altre cose, scrive anche per Libero ti viene un attimo da riflettere, specie quando ricordi gli esordi di Labranca, ed avevi sul comodino i libri che pubblicava per i tipi di Castelvecchi, che ti passava sottobanco tua sorella maggiore, che già invece ne sapeva più di te e saggiamente ti indirizzava bene (o male?). Oggi, spulciando blog e siti online, sono “inciampata” come sempre anche su Libero, perché raramente cerco nella mia vita di avere preconcetti, di crearmi paletti talmente profondi ed ingombranti da farmi inciampare del tutto e quindi, cadendo e scavalcando, la morale della favola è che mi leggo proprio tutto (o quasi).

Chi conta in Italia? Per scoprirlo, basta leggere l’articolo di Labranca, che addirittura, non cita personaggi come Roberto Saviano (forse ha rotto le scatole anche a lui? Faccio delle supposizioni eh! Sì, forse troppo personali, lo immagino) oppure Marco Travaglio, ma nella sua personale TOP 10 inserisce Giuseppe Cruciani (con voce fastidiosissima al seguito? No, giusto per capire), Paolo Fox (Oh, io se non mi ascolto ogni mattina quello che questo uomo c’ha da dirmi mica mi alzo dal letto! Metti che poi, scendo giù con il piede sbagliato?), Benedetta Parodi e all’ottavo posto anche Emma Marrone.

La vincitrice di Amici 9 e attuale direttore artistico di Amici 12, si becca un dignitoso ottavo posto, direte voi… eh, mica tanto. Tommaso Labranca, per Emma non nutre evidente stima, almeno secondo quanto scrive nel pezzo: “Cantante, 1984. Arrogante nei modi, sguaiata nelle interpretazioni, pensa di essere innovativa, pur cantando plagi di pezzi anni 60, è convinta di restare per sempre sotto i 30 anni. Emma è modello per l’esercito di ragazzotte dalla coscia ai polifosfati che vivono nei centri commerciali, incolpando i vecchi (leggi gli over 30) del loro stato di precariato”.

La storia che Emma sia una persona arrogante mi fa sempre molto ridere, perdonatemi. Mi perdonino sia i lettori abituali (e non) di Blog Tivvù, e mi perdoni anche Labranca, qualora che ne so, anche lui “inciampasse” in me. Sono sempre pronta a sorreggerlo, giuro… da gentil donzella quale sono. Per quanto riguarda l’aspetto innovativo e la convinzione di restare sotto i 30 for ever, è un pensiero partorito da Labranca in merito a quale affermazione? No perché magari mi è sfuggita quella intervista in cui la Marrone si dichiara palatina dell’innovazione ed eterna Peter Pan della scena musicale italiana. Ma, a parte questo, per molta gente una come Emma potrà essere oppure già è un modello. Per molte ragazzine, anche un grande modello. Anche per quelle con le cosce grosse e con problemi di ritenzione idrica. Io personalmente, quando le vedo in rete impazzire per una come Emma Marrone, preferisco che facciano questa cosa, che seguano una faccia pulita che canta d’amore e scende in piazza in difesa delle donne e, nonostante la campana di vetro nella quale spesso è inserita da Maria De Filippi, ci sono delle crepe lì dentro, c’è una chiara emancipazione e un orientamento politico delineato.

C’è un tumore all’utero, e c’è una terra come il Salento che le ha dato i natali ed anche la capacità di comprendere che in Italia, i giovani incolpano solo la politica per la mancanza di lavoro. Perché se non si voleva parlare di politica e dei personaggi grotteschi che ci girano intorno, quando si parla di lavoro e precariato, non mi viene null’altro da pensare, a me.

Potrebbe interessarti anche