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The Voice of Italy 2, Piero Pelù detta le sue condizioni: “Ci sarò se la produzione accetterà tutte le mie proposte”

di Emanuela Longo

Pubblicato il 2013-12-28

La macchina di The Voice of Italy, il programma musicale di RaiDue giunto alla sua seconda edizione, è già ripartita da tempo e le novità in merito non sembrano affatto mancare. Prima fra tutte, la presenza in giuria di J-Ax, l’ex Articolo 31, il quale prenderà ufficialmente il posto di Riccardo Cocciante, il cantante-giudice della …

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La macchina di The Voice of Italy, il programma musicale di RaiDue giunto alla sua seconda edizione, è già ripartita da tempo e le novità in merito non sembrano affatto mancare. Prima fra tutte, la presenza in giuria di J-Ax, l’ex Articolo 31, il quale prenderà ufficialmente il posto di Riccardo Cocciante, il cantante-giudice della passata edizione che portò alla vittoria del talent Elhaida Dani. Con la presenza di J-Ax, inevitabilmente The Voice avrà un nuovo e più vasto bacino di utenti. Il nuovo giudice, andrà così ad affiancare Raffaella Carrà, Piero Pelù e con ogni probabilità Noemi, che ritroveremo anche nella prossima edizione del Festival di Sanremo.

In merito al celebre rocker toscano, però, ospite di BrainFood, format prodotto da Fanpage, Pelù ha voluto togliersi qualche sassolino di troppo e rivelare ciò che non ha molto gradito della passata edizione dello show di RaiDue. A quanto pare, infatti, il cantante non si sarebbe trovato sempre d’accordo con la produzione, soprattutto in merito alle sue scelte musicali, al punto da dichiarare: “Mi hanno detto di no a “Starway to Heaven”, dicendomi: “Ma chi la conosce?”. Maddai ragazzi, ne vogliamo parlare? “Starway to Heaven”, ma che scherziamo?”.

Alla luce di quanto avvenuto nella prima edizione di The Voice of Italy, dunque, Piero Pelù ha voluto essere molto chiaro e, senza tanti giri di parole ha preferito mandare anzitempo un messaggio diretto alla produzione, dichiarando: “Ci sarò alla seconda edizione se i produttori mi dimostreranno di essere più coraggiosi e di accettare tutte le proposte che gli farò in ambito rock”.

Tutto sommato però, l’esperienza da giudice nella trasmissione musicale della seconda rete pubblica è stata più che positiva: “E’ stata un’esperienza ganza, perché potevo ascoltare i ragazzi stando alle spalle, annullando l’immagine, il look, l’apparenza. Questo ha annullato tutto quello che vige da trent’anni in televisione”.

Staremo a vedere se, nella prossima stagione, i produttori accoglieranno o meno le sue condizioni.

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