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The Voice 2, Suor Cristina, la promozione e il tour mondiale: ‘Mi attengo alle decisioni dei superiori e della Provvidenza’

di Valentina Gambino

Pubblicato il 2014-06-17

Il 29 luglio ad Assisi Suor Cristina Scuccia, vincitrice di The Voice of Italy 2 prenderà definitivamente i voti. Metterà da parte la musica? A quanto pare no visto che l’aspettano tantissimi appuntamenti musicali. Una vittoria non solo annunciata la sua, ma a tratti decisamente scontata e, nonostante il primo posto nel talent le vendite …

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Il 29 luglio ad Assisi Suor Cristina Scuccia, vincitrice di The Voice of Italy 2 prenderà definitivamente i voti. Metterà da parte la musica? A quanto pare no visto che l’aspettano tantissimi appuntamenti musicali. Una vittoria non solo annunciata la sua, ma a tratti decisamente scontata e, nonostante il primo posto nel talent le vendite non la stanno (ancora) premiando. J-Ax l’ha portata al successo scegliendola per primo durante le Blind Audition; il diavolo e l’acqua santa si sono uniti per vincere e l’hanno fatto per davvero.

Il settimanale Visto ha voluto intervistarla. Cosa succederà adesso? “Lascio tutto nelle mani di chi è lassù e alla Provvidenza” ha chiosato la Suora, per poi aggiungere: “Intanto tornerò alla mia vita. Alla preghiera, al servizio a scuola, ad alzarmi presto la mattina. Ho bisogno di trovare un po’ di normalità”. Per quanto riguarda invece la promozione dopo la vittoria? “Mi atterrò a quello che decideranno le mie superiori” ha affermato, per poi esclamare: “Se per loro andrà bene lo farò, altrimenti va bene così”.

Interessante notare come una Suora a tutti gli effetti abbia “scippato” la vittoria ad un cantante che sicuramente non vedeva l’ora di promuovere le sue canzoni ed andare in giro per l’Italia con la sua musica. Ed infatti, anche tra le pagine di Visto la domanda spontanea è: “Ma allora perché ha voluto partecipare a The Voice 2”? Lei pensava di non arrivare fino alla fine, voleva condividere il dono che le ha dato Dio con più gente possibile ha affermato. “Non mi sembrava giusto cantare solo in chiesa” ha poi aggiunto.

Perché mai? Mi viene da pensare. “Cantare per me è un modo di portare la parola di Gesù a tutti. La vittoria proprio non me l’aspettavo”. La parola di Gesù credo si possa tranquillamente diffondere ad un largo raggio di persone anche in chiesa, ma evidentemente Suor Cristina pensa davvero in “grande”.

Guai a parlare invece del tour mondiale: “Staremo a vedere. Mi affido ai miei superiori e alla Provvidenza”, niente decisioni d’istinto quindi? Bene, brava, bis.

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