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Suor Cristina e il parere dei Vescovi: ‘Chi avrebbe parlato di lei se non avesse cantato Madonna?’

di Valentina Gambino

Pubblicato il 2014-10-23

Suor Cristina ha prima vinto il talent più sfigato della storia della televisione (non prendiamoci in giro…), poi è sparita (nemmeno la casa discografica aveva sue notizie), ad un certo punto tutti la cercavano, lei ha preso i voti (non si è capito bene dove, come e quando) e poi? Eccola tornare in pista come …

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Suor Cristina ha prima vinto il talent più sfigato della storia della televisione (non prendiamoci in giro…), poi è sparita (nemmeno la casa discografica aveva sue notizie), ad un certo punto tutti la cercavano, lei ha preso i voti (non si è capito bene dove, come e quando) e poi? Eccola tornare in pista come il funghetto di Super Mario che spunta fuori dal nulla da un mattoncino in stile Lego. Un sito, una pagina Facebook, una “trailer”, un video ufficiale e la cover di Like a virgin di Madonna, sì, avete capito bene.

Stessa location (Venezia) usata dalla queen del pop internazionale ma risultato ovviamente differente. Un album di cover in preparazione ed un cambio nome, da Suor Cristina a Sister Cristina, giusto per essere più internazionali. Questa donna quindi continua a non desiderare una carriera nel mondo della musica? Io faccio davvero una fatica bestiale a crederci, perdonatemi. Qualcuno in tutta questa storia però, ha storto il naso arrabbiandosi giusto un attimo.

Il Sir, L’agenzia dei Vescovi italiani per esempio ha addirittura redatto un editoriale ufficiale contro la Suora definendola una operazione commerciale, spericolata e furbetta: “Lo dimostrano la scelta di girare il video nella stessa location dell’originale, l’internazionalizzazione del nome, e, ciliegina vera, la scelta del brano. Chi, meglio di una suora graziosa che ha vinto un talent in abbinamento con un tutor decisamente fuori dagli schemi come J-Ax, poteva meglio prestarsi a reinterpretare un grande classico del pop come Like a virgin? Laddove lo sfruttamento del binomio diavolo/acqua santa ha sempre molta presa sul pubblico, nemmeno agli americani di Sister Act sarebbe venuto in mente una simile mossa del cavallo”.

Ma non finisce qui, in quanto si compie una corretta analisi riferita allo scarso successo dopo la vittoria: “Il dubbio dell’uso strumentale della suora dalla voce d’angelo sorge spontaneo dopo i non brillanti risultati in termini di vendite e di pubblico post vittoria televisiva”, del resto: “Chi avrebbe parlato di lei se non avesse cantato proprio una canzone di Madonna? E come non innescare la solita, astuta, macchina delle polemiche rivendicando un’interpretazione religiosa funzionale del testo?”. Anche Famiglia Cristiana si preoccupa: “Speriamo che non sopraggiunga il divismo”.

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