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Striscia la Notizia, Mingo a processo per i falsi servizi: Mediaset si costituisce parte civile

di Valentina Gambino

Pubblicato il 2017-11-30

Reati di truffa, simulazione di reato, falso, calunnia e diffamazione sono i capi d’accusa con cui il gup del Tribunale di Bari Annachiara Mastrorilli ha rinviato a giudizio Domenico De Pasquale (in arte Mingo) e la moglie Corinna Martino. L’ex inviato di Striscia la Notizia avrebbe truffato Mediaset con la complicità di sua moglie, facendosi …

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Reati di truffa, simulazione di reato, falso, calunnia e diffamazione sono i capi d’accusa con cui il gup del Tribunale di Bari Annachiara Mastrorilli ha rinviato a giudizio Domenico De Pasquale (in arte Mingo) e la moglie Corinna Martino. L’ex inviato di Striscia la Notizia avrebbe truffato Mediaset con la complicità di sua moglie, facendosi pagare 10 servizi relativi a fatti inventati e invece spacciati per veri.

Striscia la Notizia, Mingo e la truffa a Mediaset

“Siamo certi che le ipotesi accusatorie saranno smentite nel corso del dibattimento”, è stato il commento affidato all’avvocato dei due imputati, Francesco Maria Colonna Venisti. L’importo collettivo delle due truffe ipotizzate dalla magistratura barese ammonta a oltre 170 mila euro. Nel procedimento Mediaset si è costituita parte civile.

La prima presunta truffa contestata alla coppia, quantificata in 21 mila euro (percepiti come compensi aggiuntivi rispetto al forfettario di 160 mila euro previsti dal contratto fra Mec e Mediaset), è relativa al periodo dicembre 2012-dicembre 2013 e riguarda dieci servizi “risultati artefatti, simulando fatti, personaggi, circostanze e condizioni, frutto della fantasia degli indagati”, secondo il pm Isabella Ginefra. La seconda truffa è contestata alla sola Martino, quantificata dell’importo di 151 mila euro, fa riferimento a presunte false prestazioni lavorative di figuranti/attori rimborsate da Mediaset.

Mingo dopo Striscia: Fabio era all’oscuro di tutto

Fabio, che lavorava con Mingo a Striscia la Notizia, è riuscito ad uscirne pulito. Le indagini della Procura di Bari hanno confermato che Mingo e la moglie hanno operato unilateralmente, ‘taroccando’ alcuni servizi in danno di Striscia e all’insaputa dello stesso Fabio. Quest’ultimo – sia in pubblico che in privato – ha espresso dispiacere per l’accaduto, rammaricandosi di non essersi accorto di nulla e smarcandosi finalmente dal suo vecchio socio. Il TG satirico quindi, ha reputato di poter credere alla buona fede del suo ex-inviato, che dal canto suo ha ringraziato e confermato la sua stima per il lavoro di Striscia la Notizia.

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