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Stefania Nobile rischia di passare il resto della propria vita su una sedia a rotelle

di Simone Morano

Pubblicato il 2010-12-13

Stefania Nobile, figlia di Wanna Marchi, rischia di passare il resto della propria vita su una sedia a rotelle. A lanciare, preoccupato, l’allarme, è il compagno di Stefania, Davide Lacerenza, origini pugliesi, titolare di un ristorante, che in un’intervista esclusiva a Grand Hotel ha raccontato la sofferenza della Nobile, condannata a nove anni e quattro …

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Stefania Nobile

Stefania Nobile, figlia di Wanna Marchi, rischia di passare il resto della propria vita su una sedia a rotelle. A lanciare, preoccupato, l’allarme, è il compagno di Stefania, Davide Lacerenza, origini pugliesi, titolare di un ristorante, che in un’intervista esclusiva a Grand Hotel ha raccontato la sofferenza della Nobile, condannata a nove anni e quattro mesi di carcere per le truffe perpetrate nei confronti di centinaia di persone attraverso le televendite, e ora, dopo ventitrè perizie mediche, uscita dalla prigione per motivi di salute.

Spiega Lacerenza:

Stefania rischia di passere il resto della sua vita inchiodata a una sedia a rotelle. Ora pesa 46 chili, ha le ginocchia devastate dalla malattia e non riesce a camminare da sola. Ogni volta che si siede, c’è bisogno di sollevarla per farla alzare. Se continua di questo passo finirà sulla carrozzina, sempre che le cose non peggiorino. In quel caso sarebbe davvero la fine.

Il male che ha colpito la figlia di Wanna Marchi è l‘artrite reumatoide degenerativa, che dopo le ginocchia sta colpendo anche le spalle.

Prosegue Lacerenza:

Stefania è anemica, ha bisogno di cure, e non c’è tempo da perdere. L’unica speranza che ha di salvarsi è rappresentata da due protesi, che dovranno essere applicate alle ginocchia per consentirle di ricominciare a camminare. Primo però sarà costretta a sottoporsi a quattro mesi di fisioterapia e idroterapia, per rafforzare i muscoli in vista degli interventi chirurgici. Ora sta in casa dei miei genitori, a Milano. Soffre molto, pur essendo imbottita di farmaci.

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