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Sotto il cielo di Roma, Alessandra Mastronardi parla del suo personaggio e della fiction

di Laura Errico

Pubblicato il 2010-10-30

Domenica 31 ottobre e lunedì 1 novembre andrà in onda, su RaiUno in prima serata, la miniserie “Sotto il cielo di Roma”, che racconta la vita di Papa Pio XII, soffermandosi particolarmente sul periodo dell’occupazione nazista della Capitale d’Italia durante la Seconda Guerra Mondiale (per approfondimenti sulla fiction rimandiamo a questo articolo). Nel cast della …

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Domenica 31 ottobre e lunedì 1 novembre andrà in onda, su RaiUno in prima serata, la miniserie “Sotto il cielo di Roma”, che racconta la vita di Papa Pio XII, soffermandosi particolarmente sul periodo dell’occupazione nazista della Capitale d’Italia durante la Seconda Guerra Mondiale (per approfondimenti sulla fiction rimandiamo a questo articolo).

Nel cast della miniserie compare anche il nome di Alessandra Mastronardi, che tutti conoscono come “Eva” de “I Cesaroni”. In “Sotto il cielo di Roma” l’attrice interpreta il ruolo di Miriam, una ragazza ebrea, che riesce a sfuggire al rastrellamento nel ghetto della Capitale d’Italia il 16 ottobre del 1943.

E’ la stessa Alessandra Mastronardi a raccontare il suo personaggio sulle pagine del settimanale Tv, Sorrisi e Canzoni.

Miriam è una ragazza di vent’anni che vive nel periodo più buio della storia di Roma. È orfana di madre e ha un fratellino piccolo. Quando si trova a dover fare i conti con le leggi razziali, si dibatte fra la voglia di vivere e quella di lasciarsi morire davanti a tanto orrore. A condividere la sua drammatica esperienza ci sono due ragazzi, Davide e Marco: il primo è ebreo come lei e vive di espedienti, il secondo, invece, è un giovane partigiano.

L’attrice, dopo aver dichiarato di essere molto contenta di questo ruolo drammatico che le è stato affidato, spiega come viene presentata, nella fiction, la figura di Papa Pio XII.

Noi non vogliamo esprimere giudizi di alcun genere. Non santifichiamo né condanniamo nessuno. Vogliamo solo raccontare una parte di verità di cui non si è mai parlato. E cioè che, a dispetto delle polemiche oscure che lo vorrebbero complice dei tedeschi e indifferente alla sorte degli ebrei, durante l’occupazione nazista di Roma Pio XII aprì chiese e conventi, rendendoli luoghi di protezione dove riuscirono a salvarsi più di diecimila ebrei.

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