Sfide, la trasmissione sugli eroi dello sport, da stasera su RaiTre con Alex Zanardi. Nella prima puntata, la vita di Gilles Villeneuve

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Dopo aver condotto lo scorso anno, sempre su RaiTre, la trasmissione E Se Domani, torna sul piccolo schermo nei panni di “narratore”, Alex Zanardi, campione ai recenti Giochi Paralimpici di Londra, dove ha vinto due ori e un argento nell’handbike. Da stasera, dunque, a partire dalle ore 22:40, andrà in onda la nuova edizione di Sfide, la trasmissione dedicata agli eroi dello sport, nella quale Alex indosserà i panni di conduttore-narratore nell’ambito di ogni puntata, accompagnando così i telespettatori tra i vari servizi proposti.



Il primo appuntamento, sarà dedicato a Gilles Villeneuve, eroe della Formula 1, in occasione del 30° anniversario della sua morte. Tra gli anni Settanta e gli anni Ottanta, la Formula 1 veniva considerata uno sport ad altissimo rischio e Gilles Villeneuve amava giocare con il pericolo, tenendo il mondo con il fiato sospeso, fino all’incidente che gli fu fatale.

Oltre alla vita dei vari “eroi”, Sfide racconterà vari aspetti dei personaggi trattati facendo come sempre ricorso a testimonianze dirette (nel caso di Villeneuve, raccolte, fra gli altri, da campioni come Jody Scheckter, Jacques Lafitte e Patrick Tambay) e retroscena ricchi di dettagli inediti. Quella del pilota di Formula 1, la cui storia è ormai entrata nella leggenda, è la vicenda alla quale lo stesso padrone di casa afferma di essere maggiormente legato (“Era il mio mito di quando ero bambino”, afferma sulle pagine del settimanale TelePiù).



Tra gli altri protagonisti la cui vita sarà raccontata nelle successive puntate di Sfide, ci saranno anche Dino Zoff, Marco Simoncelli e l’alpinista Walter Bonatti.

Tornando all’esperienza televisiva di Zanardi, giunto alla sua seconda conduzione, su RaiTre, lo stesso campione ha asserito:



In realtà considero queste due esperienze nulla più che piacevoli parentesi. Sebbene riceva in continuazione delle proposte, non riesco ancora a considerare la tv come uno sbocco professionale. La priorità fino ad ora ce l’ha avuta lo sport.