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Sergio Arcuri difende Ares e Alberto Tarallo: nuovi retroscena su Adua Del Vesco e Morra

di Valentina Gambino

Pubblicato il 2020-09-30

Anche Sergio Arcuri, fratello minore di Manuela, scende in campo e intervistato da FanPage, difende la Ares di Alberto Tarallo e Teodosio Losito, raccontando alcuni retroscena e puntando il dito contro Adua Del Vesco e Massimiliano Morra. Sergio Arcuri difende Ares e Alberto Tarallo: nuovi retroscena Quello che c’è sempre stato era un “clan”, nel …

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Anche Sergio Arcuri, fratello minore di Manuela, scende in campo e intervistato da FanPage, difende la Ares di Alberto Tarallo e Teodosio Losito, raccontando alcuni retroscena e puntando il dito contro Adua Del Vesco e Massimiliano Morra.

Sergio Arcuri difende Ares e Alberto Tarallo: nuovi retroscena

Quello che c’è sempre stato era un “clan”, nel senso che si viveva come una grande famiglia. Alberto Tarallo aveva una villa meravigliosa a Zagarolo. Dopo la tragedia, un po’ perché è fallita la Ares un po’ perché ha subito questo grande lutto, non ci siamo più frequentati. L’ho sentito per il funerale e nei primi periodi, poi non ci siamo più sentiti.

Arcuri svela cosa ne pensa della falsa storia tra Gabriel Garko e Adua Del Vesco:

Adua era una giovane ragazza che veniva dalla Sicilia, per venire a fare le cose in Ares prendeva l’autobus, e nel giro di pochissimo tempo è diventata la protagonista. In una prima fase, che non so quanto sia durata, era contentissima di quanto aveva avuto e di quello che Ares, e Tarallo nello specifico, le avevano dato. Mi ricordo la questione del cambio del nome, per esempio. Mi disse che non era per niente contenta di chiamarsi Adua Del Vesco, perché era un nome, come diceva lei, “vecchio” e lei era una ragazzina, aveva 20 anni, forse anche meno.

E su Massimiliano Morra:

Nel periodo in cui stavano in Ares, soprattutto Morra, si sentiva il nuovo Mastroianni. Poi la carriera si è arenata. Probabilmente ne attribuisce le colpe a Tarallo. Colpe che magari Tarallo ha pure, perché forse gli ha fatto fare solo un certo tipo di personaggio e non lo ha fatto studiare. Molti attori dell’Ares decidevano di non studiare perché si sentivano già arrivati.

E sul ruolo dell’agenzia di Alberto Tarallo nella vita degli attori, dichiara:

Tarallo anche a me consigliava le cose. Un esempio, proprio a proposito di Grande Fratello. Mi proposero di farlo e lui mi disse che la trovava una cavolata. Ma se dicessi che mi ha imposto di non farlo direi una sciocchezza (ride, ndr). Sicuramente ti dava dei consigli, ma come li ha dati a mia sorella, a me e a chi ha lavorato con lui, ma consigli anche abbastanza perentori. Secondo me questa cosa va fatta così perché è giusto così. Però poi sceglievi tu.

Lasciamo perdere le sette perché si tratta di sciocchezze. Ma che in Ares ti potessi affidare totalmente ad Alberto Tarallo e a Teo, andando a vivere a casa loro, seguendo quello che ti dicevano loro, e poi loro ti indirizzavano per farti diventare quello che ritenevano fosse l’attore giusto per le fiction, questo è vero. C’erano questi attori, soprattutto quelli sconosciuti, che si affidavano a Teo e Alberto e loro li ospitavano, gli spiegavano come si dovevano vestire, gli dicevano di mettersi a dieta.

 

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