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La sentenza sul futuro del Festival di Sanremo: interviene la Rai

Valentina Gambino 06/12/2024

La Rai replica alla decisione del TAR della Liguria sull’affidamento del Festival di Sanremo: ecco cosa succederà per l’edizione 2025 e le future implicazioni.

La decisione del TAR della Liguria sull’illegittimità dell’affidamento diretto del Festival di Sanremo alla Rai ha sollevato un acceso dibattito. Nonostante la sentenza, il Festival si svolgerà regolarmente nel 2025, ma il futuro della storica collaborazione tra la Rai e il Comune di Sanremo potrebbe subire importanti cambiamenti.

Sanremo 2025

La sentenza del TAR sul futuro del Festival di Sanremo

I giudici hanno sottolineato che revocare la convenzione per il 2025 sarebbe “sproporzionato e irragionevole”, considerando che l’organizzazione è già avviata. Tuttavia, il TAR ha auspicato che in futuro si proceda con una gara pubblica per l’assegnazione del Festival, evidenziando che ciò potrebbe contribuire a migliorare ulteriormente il “livello tecnico qualitativo” della manifestazione.

L’aspetto critico riguarda le delibere del Comune di Sanremo che hanno concesso alla Rai l’uso esclusivo del marchio “Festival della Canzone Italiana” e di alcuni servizi ancillari, ritenute irregolari.

La replica della Rai

In una nota ufficiale, Viale Mazzini ha rassicurato sul fatto che l’edizione 2025 del Festival si svolgerà come previsto, ribadendo la titolarità del format televisivo in capo alla Rai: “I Giudici amministrativi hanno confermato l’efficacia della convenzione stipulata tra Rai e il Comune di Sanremo per l’edizione 2025”.

Inoltre, la Rai ha precisato che nessun altro operatore potrebbe realizzare il Festival nella sua attuale veste:
“Nessun rischio che la manifestazione canora, nella sua veste attuale, possa essere organizzata da terzi”.

Sanremo: il futuro in bilico?

La decisione del TAR apre scenari interessanti per il futuro del Festival. Se venisse introdotta una gara pubblica, altre emittenti potrebbero presentare proposte per l’organizzazione dell’evento, mettendo potenzialmente fine al monopolio della Rai. Tuttavia, l’azienda ribadisce la propria unicità nell’organizzare un evento così radicato nella tradizione televisiva italiana.

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