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Selvaggia Lucarelli: “Doppia Difesa? Non risponde alle donne”, Michelle Hunziker e Giulia Bongiorno la querelano

di Emanuela Longo

Pubblicato il 2018-01-26

Scintille, nella giornata di ieri, tra Selvaggia Lucarelli e le due fondatrici dell’associazione in difesa delle donne, Doppia Difesa, Michelle Hunziker e Giulia Bongiorno. La penna del Fatto Quotidiano, dopo essersi occupata della questione per diverso tempo ha deciso di scrivere un articolo per il quotidiano mettendo in luce alcuni dubbi sull’attività svolta da Doppia …

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Scintille, nella giornata di ieri, tra Selvaggia Lucarelli e le due fondatrici dell’associazione in difesa delle donne, Doppia Difesa, Michelle Hunziker e Giulia Bongiorno. La penna del Fatto Quotidiano, dopo essersi occupata della questione per diverso tempo ha deciso di scrivere un articolo per il quotidiano mettendo in luce alcuni dubbi sull’attività svolta da Doppia Difesa. La pulce nell’orecchio me l’ha messa un’amica. Commentavamo la candidatura della Bongiorno nella Lega, io ho detto “Ma come fa a fare tutte ‘sta cose, l’avvocato, la politica, l’associazione…” e lei mi risponde “Vabbè, l’associazione.. prova a chiamare e vedi se risponde mai qualcuno”, ha esordito la Lucarelli che, senza darsi per vinta, avrebbe realmente chiamato ai numeri indicati sul sito ed inviato mail all’indirizzo dell’associazione. Il risultato? Alcuna risposta.

L’articolo di Selvaggia Lucarelli contro Doppia Difesa

“La pagina fb dell’associazione è morente, ci sono solo spot patinati delle due fondatrici, raccolte fondi e molte proteste nei commenti della serie “Non rispondete alle mail, i numeri non funzionano..”. Verificate pure”, ha quindi denunciato Selvaggia Lucarelli, sollevando il dubbio sul reale funzionamento dell’associazione che si occupa di sostenere psicologicamente e non solo le donne vittime di violenze.

“Certo è che se il tuo slogan è “Codice rosso per le denunce di donne abusate perchè non possono perdere tempo” e poi la tua associazione neanche risponde al telefono e da almeno due anni, beh, Houston abbiamo un problema”, ha ancora commentato la giornalista, riportando il suo articolo su Facebook.

“E il problema è legato a un tema, la violenza sulle donne, che richiede meno spot, forse, e un po’ di concretezza. Perché se ci sono i soldi per uno spot, ci sono anche quelli per pagare due segretarie. E non è che le due fondatrici, anche qualora raccogliessero pochi fondi, versino in una situazione di indigenza tale da non potersi permettere di mantenere un ufficio efficiente e un’associazione che faccia quello che promette. Perché poi vengono dei dubbi e sono dubbi poco edificanti. Dubbi che ci sia molto fumo e poco arrosto”, ha chiosato.

Michelle Hunziker e Giulia Bongiorno: querela in arrivo

Poco dopo è arrivata anche la replica da parte dell’associazione Doppia Difesa onlus che, sulla pagina Facebook definita dalla Lucarelli “morente” e sulla quale mancavano post dallo scorso 17 dicembre, ne è comparso finalmente uno in risposta alle dichiarazioni di Selvaggia. Lo stesso messaggio è poi comparso anche sui profili di Michelle Hunziker e dell’avvocato Bongiorno.

“Da dieci anni combattiamo contro la violenza sulle donne attraverso un’attività di sostegno alle vittime (consulenza legale e psicologica, assistenza legale e psicologica, comunicazione). Crediamo così intensamente in questa battaglia da aver anche finanziato personalmente la fondazione Doppia Difesa Onlus, da noi creata nel 2007. L’attacco sulle pagine del “Il Fatto Quotidiano” è gravissimo perché fornisce informazioni false che potrebbero scoraggiare altre vittime di violenza dal rivolgersi alla nostra fondazione. Abbiamo pertanto deciso di presentare querela e porteremo come testimoni tutte le donne che abbiamo aiutato in questi anni e che stiamo aiutando in queste ore”, si legge sul profilo Facebook della showgirl, condiviso anche dalla pagina Facebook di Doppia Difesa e sul twitter della Bongiorno.

Selvaggia Lucarelli, la controreplica

Ma ecco la controreplica della Lucarelli che ha così risposto alla querela. “Porteranno a testimoniare le tante donne che hanno aiutato in questi anni, dicono. Mi spiace molto che reagiscano così. Mi sono limitata a segnalare un disservizio segnalato da moltissime donne sulla loro pagina fb, sulla mia pagina oggi e da me personalmente testato in questi giorni, visto che le mie chiamate a vuoto in vari giorni e orari della settimana sono ancora lì nel mio telefono”, scrive la giornalista su Facebook.

Una cosa è certa: dopo il suo articolo i numeri sono tornati nuovamente attivi e sarebbero iniziate a giungere anche le prime risposte via mail. “Altro che querele, meriterei di diventare socia di Doppia Difesa ad honorem. Per il resto, so di aver detto verità inconfutabili. So quanto ritengo importante occuparsi di questioni legate a violenze e abusi con serietà. E io lo faccio. Le querele non mi spaventano, neanche quelle di avvocati e showgirl milionarie”.

Michelle Hunziker fa ulteriore chiarezza

Infine, la Hunziker ha voluto nuovamente commentare sulla sua pagina portando alcuni dati legati a Doppia Difesa. “Non ci piace appuntarci medaglie sul petto ma di fronte agli attacchi di cui la Fondazione Doppia Difesa e’ stata bersaglio abbiamo deciso di rendere note le cifre donate a titolo personale in questi anni:

Giulia Bongiorno: € 299.150

Michelle Hunziker: € 273.250 (con regolari bonifici riscontrabili).

Ciò, naturalmente, oltre al lavoro indefesso, talvolta persino notturno, svolto con passione e sacrificio in favore di Doppia Difesa. Avremmo preferito non scendere in dettagli di questo tipo, ma di fronte all’ingiustizia e alla diffamazione, è doveroso replicare con dati oggettivi”.

I commenti, tuttavia, non sembrano affatto essere dalla parte delle due fondatrici né dell’associazione Doppia Difesa.

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